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HI-FIGUIDE TEST
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Diffusori Acustici
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Sistemi Ibridi

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Eminent Technology LFT VIII

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DIFFUSORI IBRIDI

EMINENT TECHNOLOGY LFT VIII

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interamente alla tecnologia LFT: il movimento controllato in push-pull di una membrana vibrante, le cui piste sono connesse direttamente all'amplificatore (beh, tramite crossover passivo…), senza gli "orpelli" tipici presenti nei diffusori elettrostatici, si fa sentire e notare.

Continuando l'ascolto, un altro fatto salta alle orecchie: la quantità di particolari, ossia l'elevata risoluzione.
All'epoca, ero impegnato nella progettazione del The Music Dream© Reference System. Avevo gia studiato ed analizzato a lungo le caratteristiche di funzionamento di tantissimi altoparlanti, tra cui la tecnologia LFT. Ascoltare in corso di studio progettuale, il suono emesso dalla tecnologia LFT, mi ha elevato il livello di esperienza.
La risoluzione espressa dai LFT VIII è dovuta in modo evidente alla tecnologia Linear Field Transducer di Eminent Technology. Questa è dovuta a diversi fattori, in particolare dalla assenza (
o quasi) di distorsione e dalla modalità di funzionamento in push-pull degli altoparlanti LFT. È una esperienza che deve essere fatta, se si vuole conoscere la vera qualità della riproduzione, come l'ascolto del tweeter ribbon.

Quella esperienza mi aveva permesso di elaborare per The Music Dram©, il mio concetto di "alta risoluzione".
Anche il mio si basa sulla bassissima distorsione, ma anche sulla natura dell'efficienza e capacità di fare funzionare gli altoparlanti magneto-dinamici in parte come fossero dei planari.   

La qualità del suono,  come per tutti i diffusori planari, dipendeva dalla posizione dell'ascoltatore: bisognava porsi esattamente al centro tra i due. Per me non è un difetto, poiché tendo ad ascoltare la musica da solo. In compagnia, basta limitare l'invito ad una sola persona per volta…
Inoltre, nell'LFT VIII i tweeters sono posti un po' in alto rispetto alla seduta del divano, per cui occorre tenerne conto. Il proprietario, infatti, si era procurato due sedie "regista".

Immerso nell'ascolto, mi ero dimenticato di valutare il suono della gamma bassa riprodotta dal woofer magnetodinamico.
Ero già a conoscenza del fatto che il cabinet in cassa chiusa, fornisce i migliori risultati dal punto di vista della qualità sonora. Infatti, i miei studi avevano escluso altre tipologie di carico acustico, diverse dalla "cassa chiusa" ed in "aria libera". Per cui avevo cominciato a sorridere quando mi resi conto che il suono della gamma bassa dell'Eminent Technology LFT VIII era eccellente. Nulla di straordinario o miracoloso, ma si integrava perfettamente con il resto della gamma audio. Certo, non era quella delle Magnepan MG 2.5R, interamente planare e, quindi, più interessante, ma quella dell'LFT VIII aveva un impatto dinamico maggiore.
In quel preciso istante, mi ero trovato a sorpresa, in un bel mezzo di un esperimento sonoro. Come progettare la gamma bassa: in cassa chiusa o in aria libera? È come parlare del sesso degli Angeli, ma avevo avuto la possibilità di paragonare a distanza di pochissimo tempo, le due tipologie di emissione delle basse frequenze.

Il mio caro amico Audiofilo, non era tanto convinto degli Eminent Technology LFT VIII. Come dargli torto: proveniva da anni di convivenza coi Magnepan MG 2.5R.
Io, contrariamente a lui, l'avevo vista come una colossale sfida tecnica tra due altoparlanti planari, dotati di tecnologia differente, ma allo Stato dell'Arte.
Entrambi i diffusori non erano perfetti, ma erano eccezionali. Gli avevo detto che gli Eminent Technology LFT VIII, da 180 Hz in su erano più precisi ed impietosi nei confronti delle registrazioni rispetto alle Maggie's MG 2.5R. Avevano un modo particolare di suonare, che spesso sembrava "strano", ma che in realtà, alla luce del confronto con le successive Maggie's MG 2.7 QR, si erano rivelate superiori. Gli Eminent Technology LFT VIII potevano competere con gli MG 2.5R, ma erano superiori agli MG 2.7 QR. 

Questa affermazione è suffragata, oltre che dall'ascolto, anche dalla tecnica.
Una membrana leggerissima pilotata in push-pull non ha alcun motivo per non riprodurre i segnali più delicati e, conseguentemente, di dissipare in calore i dettagli. Esattamente come succede nel tweeter ribbon, ma non così nell'altoparlante QR di Magnepan. La tecnica ha sempre ragione. Chiaramente, parlo di sfumature, quelle che il 99% degli audiofili nemmeno sentono, visto i loro sistemi HI-FI… aggravata dall'assenza sia dei miei DEP©, che del mio Massage Disc©.
Immaginatevi, quindi, i battibecchi tra tre donne (
i tre diffusori) per il loro uomo (la qualità del suono). Così l'avevo vista e così la ricordo tuttora: la LFT è migliore delle altre due.

Orchestra sinfonica

Si tratta del genere musicale più terribile da riprodurre per i sistemi planari, soprattutto se a gamma intera.
Gli LFT VIII si comportano in modo eccellente nel gestire le grandi masse orchestrali, sia in termini di impatto dinamico che di massima pressione acustica.
Con la giusta registrazione (
ad esempio, Ottorino Respighi, "Pini di Roma", Telarc) si ha la sensazione di uno spazio più ampio rispetto alle dimensioni fisiche della stanza, forse minore rispetto alle MG 2.5R, ma rispetto a queste si ha un impatto dinamico maggiore ed una maggiore completezza sonora della grande orchestra.
Ad esempio, l'organo presente nel secondo movimento, è decisamente più percepibile. Anche i successivi pieni orchestrali vengono restituiti in modo più preciso, dipanando meglio il suono della grande orchestra.

9. Condizioni del test

Questi Eminent Technology LFT VIII sono stati acquistati tempo fa, dallo stesso amico audiofilo, che mi ha consentito di effettuare la prova degli Magnepan MG 2.7 QR e 1.6 QR. Li ha posseduti a cavallo tra gli MG 2.5R e gli MG 2.7QR.
Si tratta, quindi, di una recensione volutamente "postuma", ossia redatta nel 2018 e basata sugli appunti presi all'epoca e su ricordi perfettamente vividi.

La convivenza con questi diffusori è durata poco più di un anno. Per cui, questo test si basa su un approccio duratura, non di qualche settimana (
o per nulla), come sovente accade in certi test. Anche in questo caso, quindi, ho potuto assistere alla loro evoluzione sonora, man mano che il rodaggio è avanzato. Lo ripeto nuovamente, peccato non avere avuto a disposizione il mio Massage Disc©, poiché all'epoca non era ancora nato, il quale con questi diffusori planari ibridi avrebbe fatto una notevole differenza, rodandoli perfettamente, definitivamente ed in pochissimo tempo.

Il "punto di ascolto" è stato posto in un punto infelice, poiché si è trovato nella zona di minore energia delle onde sonore, tale da non arricchire positivamente la riproduzione delle basse frequenze. La presenza del woofer in cassa sovrasmorzata, però, ha mitigato non poco questa carenza, contrariamente a quanto è avvenuto con gli altri diffusori planari. Ciò, ancora una volta, indica l'importanza del corretto posizionamento del "punto di ascolto"

Relativamente al software, ho utilizzato ogni genere di registrazione, dagli anni cinquanta in poi. Ovviamente, la recensione è stata redatta utilizzando solo le mie registrazioni di riferimento dell'epoca, alcune visualizzabili nel sito HFG Music©, nella sezione "Riferimenti Sonori".

Come per le due precedente recensioni sui Magnepan MG 2.7 QR ed MG 1.6 QR, purtroppo non abbiamo avuto l'autorizzazione alla pubblicazione delle foto… né a farle…


10. Differenze di radiazione tra la sorgente puntiforme e lineare


Per comprendere meglio la qualità del suono degli Eminent Technology LFT VIII, occorre analizzare un attimo le modalità di radiazione tra due differenti sorgenti sonore: quella puntiforme e quella lineare.

Tutti i diffusori dinamici a due e tre vie, costituiscono una sorgente di emissione assimilabile a quella puntiforme. Sinteticamente, questa tipologia di diffusori acustici, nonostante possano avere diversi schemi di radiazione delle onde sonore nello spazio circostante, fondamentalmente sono tutti simili tra loro, poiché il suono emesso rimbalza nelle pareti laterali, il pavimento ed il soffitto.
Nell'LFT VIII, invece, i due midranges sono u array di altoparlanti planari LFT ad emissione dipolare (
anteriore + posteriore). Insieme, si sviluppano per circa 107 cm in altezza, mentre la larghezza è di circa 10 cm. Insieme al tweeter a sviluppo verticale posto accanto a loro, quindi, creano una sorgente lineare e, perciò, possiede una stretta radiazione, sia sul piano verticale che laterale; di conseguenza, il suono "rimbalzerà" poco su tutte le pareti della stanza.
Il woofer magnetodinamico, invece, è posto vicino al pavimento, per cui quest'ultimo fa parte della sua radiazione diretta, che deve essere opportunamente studiata e controllata in sede di posizionamento.

Quindi, i diffusori tradizionali ad ampia dispersione, facendo rimbalzare il suono tra tutte le pareti, soprattutto la "prima riflessione", eccitano la stanza, rendendola troppo partecipe (
nel bene e nel male) del risultato sonoro.

I diffusori planari, invece, non eccitano la stanza allo stesso modo, lasciandola più inerte.
Ciò vuol dire che i planari, non creano un soundstage artificioso, ma "comunicano" ciò che è contenuto nel segnale audio, rendendo palesi solo le informazioni spaziali che sono state effettivamente registrate.

Gli Eminent Technology LFT VIII, dal medio-basso in su fanno tutto ciò, unito al grande vantaggio dovuto alla tecnologia planare Linear Field Transducer in push-pull, mentre in gamma bassa l'ambiente di ascolto inciderà maggiormente sul risultato sonoro alle frequenze più basse.

Per ulteriori info, consultate i miei seguenti libri:



11. Il test di ascolto

Tutti i diffusori acustici, se progettati secondo le leggi della fisica, sono espressione del loro progetto, tecnica e tecnologia adottate.
Quando all'epoca mi ero trovato di fronte ai LFT VIII, sapevo della loro tecnologia LFT, ma non li avevo mai ascoltati.
Ebbene, il primo impatto è stato impressionante: l'assenza (
o quasi) della distorsione.
Non si tratta della distorsione comunemente intesa, quella che fa grac, grac, specialmente ad alto volume, ma quella di un suono pulitissimo, più simile all'emissione diretta dello strumento musicale che alla sua riproduzione. Avevo esperienze di ascolto con altri diffusori planari, fino a qualche settimana prima con i Magnepan MG 2.5R, ma questi LFT VIII impressionavano per la loro pulizia.

Chiaramente, questo risultato è da addebitare

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