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Diffusori Acustici
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Sistemi Ibridi

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Eminent Technology LFT VIII

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DIFFUSORI IBRIDI

EMINENT TECHNOLOGY LFT VIII

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ottenere una coerenza, naturalezza e veridicità delle voci, fuori dal comune. Questi midranges LFT vanno oltre la gamma delle voci, con caratteristiche di funzionamento tipiche di quelle degli altoparlanti in push-pull e con caratteristiche di distorsione tipiche di quelle di un amplificatore a valvole ben progettato.

Il magneto-planare LFT utilizzato per le alte frequenze, impiega un diaframma in mylar ancor più sottile e leggero. È perciò in grado di esprimersi ben oltre i 20.000 Hz dichiarati, già dalla sua prima generazione.
Riproduce le frequenze al di sopra dei 10.000 Hz, per cui fondamentalmente si occupa degli armonici superiori. Ciò che a me non piace è l'eccessivo intervallo nella selezione della sua regolazione del livello: 0, -6, -12 dB. Oltre ad essere perentorie, non consentono di trovare la giusta regolazione. Passi di 1 dB o, meglio, in modalità continua, consentirebbero un approccio micrometrico, per tutte le infinite variabilità delle situazioni.

La sensibilità dichiarata è di 84 dB SPL/1 m/2,83 Volt. Ciò vuol dire che è stata misurata in camera anecoica.
Ebbene, i diffusori planari inseriti in un normale locale di ascolto, si comportano molto diversamente e suonano più forte col microfono posto a 2 metri. Facendo i dovuti calcoli, il valore di sensibilità in ambiente è di almeno 93 dB. Ciò vuol dire che un amplificatore da 50 W per canale su 8 Ohm è largamente sufficiente per un ascolto di altissima qualità in ambito domestico.

La massima pressione acustica è di 105 dB ad 1 metro.
Ciò conferma l'inutilità, in ambito domestico, di utilizzare amplificatori dalla potenza superiore ai 50 W/c/8 Ohm. Inoltre, i fatti che l'impedenza sia di 8 Ohm e che gli altoparlanti magneto-planari LFT costituiscono un carico facile, amplia la rosa dei papabili candidati. Infatti, se avete uno scalcinato amplificatore integrato, anziché sostituirlo con uno da 10.000 euro e 1.000 W (
come vi consiglierebbero tutti), che vi farà suonare il vostro sistema stereo esattamente uguale (o quasi) a prima, sostituite i vostri brutti diffusori con questi: entrerete in un altro mondo.

Per ulteriori info sui diffusori, consulta il mio libro:



7. L'inserimento in ambiente

Gli Eminent Technology LFT VIII sono stati inseriti in un salone piuttosto grande, poco più di 40 metri quadrati, dalla forma irregolare.
I diffusori sono stati posti nei medesimi punti dove si trovavano i Magnepan Magneplanar MG 2.5R. Pertanto, sono stati posti ai lati del sistema HI-FI, più in avanti rispetto a questo.
La distanza interna tra loro è di poco superiore ai 2 metri; lo spazio laterale a destra ed a sinistra dei diffusori rispetto alle pareti è abbondante; la distanza dalla parete posteriore è di circa 1 metro. Gli LFT VIII, sono stati orientati verso il punto di ascolto, con i due tweeter posti all'interno.
Infine, contrariamente ai soliti "consigli", consiglio di inserirli in ambienti più piccoli di questo del test. 

Il "punto di ascolto" è stato posto a poco più di 3 metri dal centro dei due diffusori acustici; alle sue spalle, la parete posteriore si trova ad una distanza di diversi metri.

Per ulteriori info, consultate i miei seguenti libri:



8. Il posizionamento sul pavimento

I diffusori Eminent Technology LFT VIII non sono diffusori plug&play.
Si tratta di diffusori acustici ad elevatissima precisione di funzionamento, perdipiù ibridi dinamici/planari. È, quindi, necessario attuare tutto quanto ho studiato e sperimentato negli anni, sulla incidenza sul funzionamento e qualità sonora, apportata dalle vibrazioni e risonanze.

Per ulteriori info, consultate il mio libro:


I motivi sono molteplici e chiari.
Innanzitutto, occorre far sì che due altoparlanti completamente differenti nel funzionamento, vadano d'accordo tra loro. Vi sembrerà strano, ma basta poggiare malamente il diffusore sul pavimento, che immediatamente si genera una interferenza tra loro, vanificando tutta l'attività di progettazione del costruttore.

In secondo luogo, occorre evitare che le notevoli vibrazioni generate dal woofer, vadano a finire sui superprecisi altoparlanti LFT, alterandone la loro estrema precisione di funzionamento.
Vi sembrerà impossibile, ma una vibrazione e/o risonanza aggiunta, dal valore di qualche micron, altera il corretto funzionamento degli altoparlanti magneto-planari, generando distorsione.

Se questi planari avessero un funzionamento alla "carlona", come ad esempio i tradizionali altoparlanti a cono ed a cupola dei super minidiffusori alla moda, non ce ne fregherebbe nulla: li potremmo persino mettere sdraiati nella mensola più alta della libreria. Ma, in questo specifico caso non è possibile far finta di niente, altrimenti tanto vale acquistare una qualsiasi coppia di diffusori acustici.

L'LFT 8b, invece, utilizza un nuovo tweeter magnetoplanare in grado di emettere fino a 50 kHz, il quale può essere montato nei modelli precedenti.

Relativamente alla posizione alta del tweeter dell'LFT VIII, se si possiedono poltrone a seduta bassa, ritengo sia utile contattare la ET per verificare la fattibilità dell'upgrade, magari sostituendo l'intero pannello superiore.


6. La nostra analisi

Comincio dalla risposta in frequenza.
Questa è dichiarata essere compresa tra i 25 e i 20.000 Hz, con range di +/- 4 dB.
In
gamma bassa occorre fare diverse considerazioni.
Accoppiare un woofer magnetodinamico a cono con un midrange magneto-planare è un lavoro piuttosto problematico, ma non impossibile. Lo stesso Bruce Thigpen, tra gli altri afferma (
e sono d'accordo), che è fondamentale tenere bassa la frequenza di incrocio tra i due altoparlanti.

Nell'LFT VIII (
8a ed 8b), ad esempio, i due midranges LFT possiedono una frequenza di risonanza bassa, ossia a 90 Hz, fatto che permette di tenere bassa la frequenza di incrocio.
Come woofer magnetodinamico a cono, la ET ha scelto di progettarlo appositamente, fabbricandone uno dal diametro di circa 20 cm, con lunga escursione e frequenza di risonanza in aria libera piuttosto bassa (
circa 15 Hz).

Le dimensioni fisiche di questo woofer, chiaramente indicano come abbondante la performance in gamma bassa fino a 25 Hz. C'è un però. La scelta di un 20 cm non è casuale, poiché questo altoparlante deve interfacciarsi con i due midranges planari, che sappiamo essere piuttosto veloci ai transienti e più che precisi. Per potere competere con questi nell'area di transizione, occorre che il woofer sia piuttosto veloce ai transienti e per fare ciò deve avere dimensioni adeguate allo scopo.

Le prestazioni del woofer in aria libera, però, non ci consentono di riprodurre efficacemente le frequenze più basse. La ET, quindi, ha optato per fare operare questo woofer in "
cassa chiusa sovrasmorzata", con basso valore del fattore di merito ("Qtc").
Chi l'avrebbe mai detto che nel 2018, avrei scoperto che qualcun altro avrebbe utilizzato il medesimo principio di funzionamento (
con Qtc ancor più basso), che impiego nei miei diffusori TMD©, la cui massima espressione è costituita dal mio "Baffle Pseudo-Infinito©" (B-PI©).

Questa particolare configurazione di caricamento del woofer (
contrariamente al bass-reflex ed altri), consente di fargli esprimere la migliore risposta ai transienti di cui è capace. Inoltre, ciò ha consentito di porre l'incrocio tra il woofer ed i midranges planari, ad una frequenza piuttosto contenuta, ossia a 180 Hz, un'ottava sopra la frequenza di risonanza dei midranges LFT ed inferiore ai canonici 350/250 Hz.

Con queste scelte tecniche si sono raggiunti due scopi.
Il primo, di fare incrociare i due altoparlanti in una zona di sostanziale omogeneità, conseguendo la loro perfetta omogeneità ed integrazione. 
Il secondo obiettivo, è dovuto al particolare caricamento, in grado di estendere molto in basso la risposta in frequenza (
25 Hz in una stanza tipica).

Chiaramente, in tutto ciò vi è una piccola pecca, che non è attribuibile al progetto, né al diffusore.
Questa consiste nel fatto, rilevato anche in sede di ascolto, che la potenza acustica emessa da un woofer di 20 cm di diametro, non può essere paragonata a quella di woofers di maggiori dimensioni.
Ad ogni modo, tutto ciò è un'ottima soluzione per migliorare l'estensione della gamma bassa nei diffusori interamente planari, facendo evitare all'acquirente tutto l'iter per la scelta di una coppia di subwoofers attivi. Infatti, LFT VIII ha una estensione verso il basso profondo, che nessun diffusore planare a gamma intera e di costo similare è in grado di riprodurre, persino con la medesima energia.

Per ulteriori info, consultate la mia monografia:


Continuando l'analisi, i 2 midranges planari hanno una superficie totale di emissione di ben 1.050 centimetri quadrati, la cui frequenza di risonanza è posta a 90 Hz.
Questa ampia superficie di emissione, consente un'eccellente capacità di gestione della potenza, durante i pieno orchestrali.
Il costruttore dichiara che la misura della distorsione del midranges è bassissima (
0.1% o meno) ed il suo prodotto è quasi interamente di seconda armonica, che è noto essere gradevole all'ascolto oppure non negativamente incidente sulla qualità del suono percepita, come quelle di ordine dispari.
Il famoso tweeter ribbon, ad esempio, possiede un'altrettanto bassa distorsione, ma non può scendere fino a 180 Hz.
Tutte queste caratteristiche, unite alla precisione e controllo consentite della tecnologia LFT, fanno uno dei migliori altoparlanti esistenti.

Occorre notare, infatti, che questi midranges coprono una amplissima gamma di frequenze: da 180 a 10.000 Hz.
Si tratta di un notevole punto di forza di questo progetto. Come già scritto all'epoca della pubblicazione del mio articolo sul The Music Dream© Reference System (
Costruire HI-FI n. 36, Ottobre 1998), fare riprodurre l'intera gamma della voce umana ad un solo altoparlante, significa

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