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HI-FIGUIDE TEST
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Diffusori Acustici
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Sistemi Ibridi

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Infinity Kappa 100

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DIFFUSORI IBRIDI

INFINITY KAPPA 100

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Contrariamente a tutti i luoghi comuni ed alla ignoranza audiofila, richiedono una amplificazione di qualità, non di potenza, come dimostrato in sede di ascolto. Dato l'impiego domestico, la massima potenza potrebbe assestarsi tranquillamente in 100 W/c/ 8 Ohm: oltre è solo spreco di energia inutilizzata. Se siete degli estimatori della qualità pura, consiglio una potenza minima di 25 W/c/8 Ohm, anche meno se si ha la possibilità di provare in casa prima di acquistare.

Non sono esosi nemmeno riguardo le dimensioni dell'ambiente domestico.
Sono andati bene sia in una stanza da 14 metri quadrati che in un'altra da circa 30 metri quadrati. Consiglio di non superare i 40 metri quadrati, se si vogliono sfruttare a pieno la loro qualità del suono.

Concludendo, sono flessibili ed esprimono una qualità sonora che oggi, in periodo di MP 3 ed Hi-res, sarebbe fuori dal comune.
Chi ce li ha, se li tenga stretti! Se, invece, si ha la voglia di sostituirli con diffusori migliori, allora iniziano i problemi seri.

Francesco S. Piccione

IMPIANTO UTILIZZATO PER IL TEST
Sorgente analogica

  • Giradischi: Klimo Beorde, braccio; Klimo Bliant, fonorivelatore Van den Hul MC 10 Special.
  1. Giradischi: Rega P7, braccio RB 700, fonorivelatore Van den Hul MC 10 Special.
Sorgente digitale
  • Lector 0.5 T; Naim CDI; Sony XB 940.
Amplificazione
  • Preamplificatore Phono: AiFai PH Reference.
  • Preamplificatore: Audio Research SP 9; Aloia PST 11.01i.
  • Finale di potenza: Bassi: MPN F3; alti: AM Audio A20, gamma intera: Bartolomeo Aloia VTA The Last.

CAVI AUDIO
  • Phono: The Music Dream© Multy Wire© (MW©).
  • Interconnessione: The Music Dream© Multy Wire© HD E Perfect Wire© HD.
  • Potenza: The Music Dream© Power Bi-Wire©.
  • Alimentazione: The Music Dream© Perfect Supply©; Klimo.

Diffusori di riferimento:
  • JBL Ti 10K; Podium Sound Model 1, Chario Constellation Ursa Major.

SOFTWARE DI RIFERIMENTO
Jazz strumentale
  • Aurora, "Aurora". Denon. 1989.
  • Bruce Dunlap, "About home". Chesky Records. 1999.
  • Jaques Loussier, "Plays Bach". Telarc. 1996.

Jazz vocale
  • Carla Lother, "Ephemera". Chesky Records. 1999.
  • Sara K. "No cover". Chesky Records.
  • Diane Schuur & Maynard Ferguson, "Swing for Schuur". Concord Records. 2001.
  • Sabina Sciubba, Antonio Forcione, "Meet me in London". Naim. 1997.
  • Janis Siegel, "Sketches of Broadway". Telarc. 2004.
  • Tierney Sutton, "Blue in Green". Telarc.
  • Dave's True Story, "Unauthorized". Chesky Records, 1999 (SACD).
  • Rebecca Pidgeon, "Retrospective". Chesky Records, 2003 (SACD).

Strumenti solisti
  • Artisti Vari, "Musica per una o due chitarre". Opus 3. 2005.
  • Artisti vari, "Musica romantica per organo". Fabio Framba, organo. Sicut Sol. 2000.
  • J. S. Bach, "Suites per violoncello solo, BWV 1007-1012".  Anner Bylsma, violoncello Stradivarius "Servals". Sony. 1992.
  • Fryderyk Chopin, "Piano solo". Alberto Boischio, pianoforte. Sicut Sol. 1999.
  • Ferruccio Busoni, "24 preludi". Alberto Boischio, pianoforte. Velut Luna. 2005.
  • Tobias Hume, "The first part of ayres". Bruno Re, viola da gamba. Velut Luna. 2005
  • Niccolò Paganini, "24 Capricci". James Ehnes, violino. Telarc.

Classica
  • George Frideric Handel, "The italian years". Dorian.
  • George Frideric Handel, "Messiah - A sacred oratorio". L'Oiseau Lyre, 1980-1984. Direttore: Christopher Hogwood.
  • Antonio Vivaldi, "Le quattro stagioni". Divox Antiqua. 2004.
  • Hector Berlioz, "Symphonie Fantastique". Telarc, 2001. Cincinnati Symphony Orchestra diretta da Paavo Jarvi.
  • Ottorino Respighi, "Pini di Roma". Telarc. 1985.
  • Camille Saint-Saens, "Symphony n. 3 Organ". Dorian. 1998.
  • Carl Orff, "Carmina Burana", Telarc 1978 & 2001.
  • Igor Stravinsky, "Uccelli di Fuoco", Telarc, 1978

Sampler
  • Artisti Vari, "24 hours of love". Chesky Records.
  • Artisti Vari, "Test CD 4". Opus 3. 2004.
  • Artisti Vari, "Musica per una e due chitarre". Opus 3. 2005.
  • Artisti Vari, "Super Test CD 2", Film music and special effects with Erich Kunzel & Cincinnati Pop Orchestra. Telarc, 2000.

Ottima la performance dell'organo nel brano 11 di Bossi del CD "Musica romantica per organo". I 30 Hz fanno vibrare i due ambienti di ascolto ed i 16 Hz sono ben percepibili, fatto che dona la naturale maestosità di questo brano. Contrariamente a tutti gli altri diffusori provati, non fanno rimpiangere l'assenza dei subwoofers, anche se ovviamente non arrivano alle prestazioni delle Infinity Beta o diffusori di più grandi dimensioni, come il TMD© Reference System.

Voci

Le voci sono abbastanza trasparenti e decisamente naturali.
Gli armonici sono presenti in grande dose, caratteristica presente in tutta la gamma di frequenze riproducibile da questi diffusori. Dal punto di vista timbrico non produce sorprese, nel senso che ascoltando una voce molto nota, ascoltata in tantissimi diffusori, i Kappa 100 non la snatureranno. Anzi! I Podium Sound Model 1, da questo punto di vista, re-interpretano in certi casi, i timbri delle voci molto conosciute, lasciando il dubbio su quale fosse la migliore realtà, fin quando non abbiamo ascoltato dal vivo Diana Schuur qui a Siracusa.
Da Sara K. a Diane Schuur, dalla Krall a Carla Lother, tutte appaiono naturali e composte, con le dosi di sibilanti e le loro caratteristiche sfumature timbriche. L'Emit rifinisce la loro parte alta, donando armonici a voci spesso non apprezzate pienamente.

Strepitosa la voce di Tierney Sutton nel CD "Blue in Green", della Telarc, registrazione allo Stato dell'Arte. Il brano n. 11 è, ad esempio, suggestivo con voce e percussioni contrastati, ritmati e veritieri.

Bene anche le voci contenute nel "Messiah", edizione della L'Oiseau Lyre e negli "Gli Anni Italiani", edizione Dorian, entrambe di Handel.

Grandi complessi orchestrali

Pur non avendo dei generi musicali preferiti, è con i grandi complessi orchestrali, che gli Infinity Kappa 100 si pongono ai primi posti della nostra classifica dei diffusori da noi testati.
Ciò è il frutto della sana applicazione delle intramontabili leggi della Fisica, ovviamente finalizzate all'ottenimento di una grande qualità sonora, nonché potenza della pressione acustica.

Inutile indicare il repertorio utilizzato in quasi 10 anni (
visibile on-line in Riferimenti Sonori), come inutile è soffermarsi su alcuni particolari musicali. Tutto il software ben registrato di musica sinfonica è sempre stato riprodotto in modo ineccepibile. Persino i pieni orchestrali sono stati un qualcosa di realistico, difficilmente proponibile da molti dei diffusori sinora testati. Con Telarc e Reference Recordings lo spettacolo è stato assicurato. D'altronde, la musica non è certo solo concerti per "foglie e gabbiani", né per "pulci e formiche"; né si può parlare di musica incolta al cospetto delle sinfonie di Mahler, Beethoven, ecc.

Tridimensionalità della scena sonora

La spazialità, grazie, da un lato ai tweeters Emit e dall'altro ai due woofers, è di ottimo livello.
In gamma bassa è possibile udire suoni spesso appannaggio dei subwoofers. Non si perde nulla di ciò che è presente nella registrazione, come nulla di artificioso viene aggiunto, segno che il carico in bass-reflex e ben progettato ed assemblato.
L'estensione verso il basso profondo, consente una espansione della scena sonora notevole, ovviamente in rapporto alla qualità della registrazione, ampliando anche notevolmente le dimensioni virtuali della sala di ascolto.

Se la registrazione da questo punto di vista è ottima, gli Infinity Kappa 100 si comportano in modo omogeneo, senza preferenza alcuna tra le varie gamme di frequenze, come fossero un diffusore monovia. Si tratta di un fatto straordinario, poiché è ormai anni che si assiste sempre più al proliferare di diffusori che privilegiano sempre qualche porzione di frequenze, soprattutto a volume sostenuto. Ciò contribuisce a restituire una grande ed omogenea sensazione di tridimensionalità della scena sonora. 


7. Conclusioni

In commercio, ormai, non si trovano quasi più diffusori come questi Infinity Kappa 100, se non con costi a quattro zeri.
È uno dei motivi che gli consentono di entrare a far parte della nostra esclusiva categoria de "I Magnifici©", ossia quei diffusori che per le loro intrinseche caratteristiche, tecniche e sonore, sono intramontabili.

Gli Infinity Kappa 100 sono a tutti gli effetti dei diffusori ad "alta risoluzione", poiché immediatamente mettono in luce la ripresa microfonica utilizzata per le registrazioni, la qualità (
o meno) delle stesse, nonché, come testimoniato in sede di ascolto, lo standard delle stesse. Inoltre, non prediligono un particolare genere musicale; fatto rarissimo, amano la musica sinfonica. Nonostante la loro "mole", sciorinano con classe la musica da camera e riproducono correttamente, anche dal punto di vista tridimensionale, gli strumenti singoli, come il violino. La loro stessa altezza, gli consente di non soffrire la compressione verticale, quella che rende "nani" strumenti, voci e complessi orchestrali, illudendo ed appagando il nostro senso uditivo.

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