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HFG MUSIC | A COLLOQUIO CON...

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(Continua da pagina 1)

Led Zeppelin IV
The Beatles: Abbey Road
Steely Dan: Aja
Joni Mitchell: The hissing of summer lawns
Stevie Wonder: Inner visions

Per quanto riguarda la classica Dio mi aiuti.... Bach, Beethoven, Schubert, Wagner, Mahler, Schoenberg, Berg, Debussy, Ravel, Stravinsky, Ligeti, Nono....
Ho un legame sentimentale molto speciale con i concerti per pianoforte di Mozart, mio padre me li faceva ascoltare da neonato.

HFG Music
Benissimo, alcuni dischi li conosco; quelli che non conosco li cercherò per ascoltarli. Sono curioso per quelli di Jarrett e Mitchell che conosco molto bene, avendo diversi dischi, tranne quelli elencati.

Solitamente i musicisti non possiedono un buon impianto hifi.
Anzi i musicisti, musicofili, apprezzano la musica anche con una semplice radiolina e se ne infischiano della qualità delle registrazioni e… della riproduzione audio. Spesso molti nemmeno sanno che è possibile riprodurre con un elevato livello qualitativo.
Lei ascolta musica tramite un buon impianto di riproduzione audio hifi, oppure tale argomento non le interessa?

W. T.
Non posso certo dire di essere un intenditore.
Certo, se possibile preferisco ascoltare musica su un buon impianto. In questo momento mi  trovo a New York e mi arrangio con poco, ma a Firenze ho un lettore CD Marantz, amplificatore NAD e casse Monitor Audio. Devo dire che mi sono regalato degli ottimi ascolti.

Lavorando al disco con Paolo Fedi e Flavio Lenzi sicuramente ho accresciuto la mia consapevolezza di quanta differenza possa esserci tra un monitor ed un altro e di quanto sia difficile decidere per un giusto compromesso in fase di missaggio.  E' stato molto istruttivo.

HFG Music
Ohibò, un impianto contrario ai nostri canoni secondo Standard Minimo, ma sempre meglio del radioline portatile. Conosco diversi musicisti che si mettono a ridere quando parlo di riproduzione sonora. Ma tale reazione non li mette in buona luce. Un musicista deve essere attento anche alla fase di registrazione, se vuole che il suo lavoro sia percepito nel miglior modo possibile.


Si parla sempre più spesso di crisi del mercato discografico, alimentato soprattutto della musica liquida scaricabile gratuitamente da internet, sia nella forma dei file compressi MP3 che in quelli CDA.
Qual è il suo pensiero a proposito?

W. T.
Si, ogni giorno di più si nota la crisi del mercato discografico e mi sembra che la situazione sia molto preoccupante.

La diffusione musicale MP3 è un fenomeno per certi versi molto positivo.
La musica è facilmente reperibile e a prezzi ridotti, spesso è gratuita. La possibilità di avere una grande quantità di musica a portata di mano in un piccolo dispositivo portatile è una cosa meravigliosa.
Dall'altra parte, però, si perde in qualità di ascolto e si perde anche il gusto di possedere l'oggetto, cosa che si era già in parte persa con il passaggio dal vinile a CD.

Per i musicisti è molto positiva la facilità di distribuire la propria musica in rete, ma poi c'è la difficoltà di ottenere contratti discografici di una certa consistenza.
E' una grande rivoluzione piena sia di rischi che di opportunità. Ma tutto ciò è ovvio.
Dal punto di vista artistico mi preoccupa il fatto che potrebbero diventare sempre più rari, i dischi pensati come opera d'arte organica e non come una semplice raccolta di tracce separate ed autosufficienti. Peraltro questa idea nel jazz è sempre stata abbastanza rara...

HFG Music
Indubbiamente internet permette una maggiore facilità di conoscenza degli artisti, solo che non vi è una netta demarcazione tra i musicisti veri e propri ed il ciarpame. Inoltre, noi di HFG, sappiamo bene che i file diffusi via internet, compressi o non, non possono mai possedere la qualità di quelli stessi registrati professionalmente in un supporto fisico, come ad esempio il CD, il SACD, il DVD ed il Blu-Ray Disc. Il fatto poi di potere mettere tutto in un Hard Disc, fa perdere completamente la percezione dell'esistenza di autori e musicisti, che invece permane quando si sbircia all'interno di una grande collezione di dischi, soprattutto tramite la visione di foto e lettura degli opuscoli.

Francesco S. Piccione

HI-FIGUIDE n. 21 - Agosto 2009

 

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