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Diffusori Acustici
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Sistemi Atipici

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Goldmund Apologue

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DIFFUSORI ATIPICI

GOLDMUND APOLOGUE

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Goldmund Apologue

Gli atipici quanto unici diffusori acustici Goldmund Apologue (foto tratta dal sito Web Ufficiale).

Pubblicato in:
HI-FIGUIDE n. 27/2010

Autore: Francesco Piccione
Data prima pubblicazione: 02/05/2010

alla situazione odierna), occorreva realizzare dei diffusori piuttosto particolari.

Nacque così sul finire del 1987, l'atipico quanto scultoreo diffusore Apologue, giudicato dalla stessa Goldmund "il più sofisticato diffusore senza compromessi mai progettato per impiego domestico" (
… APOLOGUE represents the most sophisticated, no-compromise speaker system ever designed for domestic audio reproduction).

Questa affermazione, conferma ciò che sostengo da anni, ossia l'esistenza della distinzione tra l'impiego domestico e quello professionale.

Successivamente, a questo diffusore, seguì il modello denominato Analogue, anche questo atipico, ma dalle dimensioni più ridotte.


3. Il design degli Apologue

Lo splendido quanto insolito design degli Apologue è opera dell'architetto italiano Claudio Rotta-Loria.
Questo fa apparire l'Apologue più come una imponente scultura, che come un diffusore acustico di elevatissimo livello qualitativo ed elevate prestazioni sonore.

Non appena il primo esemplare era stato presentato nel 1988, parecchi musei d'arte contemporanea sparsi nel mondo, ne chiesero un esemplare da esporre. Una delle prime coppie fu esposta al Museum of Modern Art (MOMA), a New York City.
Grazie al loro design unico ed alla loro notevole qualità della riproduzione del suono, ne hanno fatto una pietra miliare ed una icona nella storia della Vera Alta Fedeltà, come i B&W Nautilus, gli Infinity IRS V, gli Apogee Diva, il The Music Dream© Reference System V, il Martin Logan CLS e pochi altri sistemi! 

Ogni Apologue era stato fabbricato interamente a mano, con una precisione svizzera. La produzione era stata limitata a sole 50 coppie (
inizialmente ne erano state previste 300), tutte dotate di targa placcata oro, con inciso il numero di serie e la firma autografa di Rotta-Loria.


4. La progettazione degli Apologue

Il lavoro di progettazione degli Apologue, era iniziato nel 1982 ed è stato completato dopo sei anni. Alla sua progettazione hanno partecipato, ognuno riguardo precisi aspetti tecnici, sia Georges Bernard (
progettista del celebre giradischi analogico Goldmund Reference), che ha sviluppato la parte meccanica degli elementi, sia Christian Yvon, della Prologue Laboratory, che si è occupato degli elementi acustici.

LA NOSTRA ANALISI
GOLDMUND APOLOGUE
SISTEMA DI DIFFUSIONE DEL SUONO ATIPICO

1. Premessa

Progettare e realizzare dei diffusori acustici sembrerebbe semplice. Non lo è assolutamente, se si vogliono realizzare prodotti piuttosto performanti o particolari, mai visti in precedenza, come i Goldmund Apologue oggetti di questa analisi.
Questi diffusori acustici meriterebbero un'analisi più approfondita. Ma le notizie reperibili sono piuttosto scarne, spesso non corrette, anche di difficile reperibilità, fatto che non mi permetterebbe un maggiore approfondimento.

Perché, quindi, realizzare questa recensione, poiché, dato il loro costo, quasi nessuno potrà acquistare una simile coppia di diffusori?
Ritengo sia più utile conoscere queste tipologie di diffusori acustici, anziché recensire prodotti banali, che mai potranno vantare un benché minimo di prestazioni, in modo da evidenziare aspetti tecnici che potrebbero essere applicati anche in produzioni più economiche.


2. La Goldmund

L'azienda svizzera Goldmund ha debuttato nel mondo audio hi-end nei primissimi anni Ottanta con la realizzazione di giradischi analogici di notevolissimo livello qualitativo.

Nella progettazione di questi giradischi, pare che vi sia stato anche lo "zampino" di Pierre Lurné. Si vocifera, infatti, che il suo "J1", altro non sia che il Goldmund Studio. Non avendoli mai visti contemporaneamente, non posso confermare questa voce… Certo che il carattere distintivo consiste nella trazione diretta per il Goldmund (
fatta eccezione per il Reference) ed in quella a cinghia per i Lurné.

Dopo i giradischi analogici, la produzione si è espansa, comprendendo elettroniche audio e diffusori.
Questi ultimi sono sempre stati caratterizzati da efficienza medio-alta. Il modello più piccolo, il Dialogue, era un simpatico sistema da pavimento, a 3 vie, alto circa 120 centimetri, dal peso di 54 Kg, con mobile di forma classica, ma costruito con tecniche in grado di contrastare vibrazioni e risonanze indesiderate. La sensibilità effettiva era di 96 decibel (dB) per 1 Watt ad 1 metro di distanza ed era dotato del tweeter a cupola rovesciata in fibra di vetro della Focal (
genitore dell'attuale in berillio presente nella serie Utopia della Focal).

Goldmund ha pensato bene, però, che se voleva mettersi in evidenza in un periodo in cui i buoni diffusori acustici non mancavano (
contrariamente

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