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2008

EDITORIALE N. 1/2008  1 | 2 | 3 

LA LENTA AGONIA DELL'AUDIO DI QUALITA': L'I-POD
Di Francesco Piccione

L'evento più eclatante dell'anno appena trascorso è l'avvento dei lettori I-Pod dal costo rilevante.
Gli I-Pod sono lettori digitali di file audio registrati nel formato MP3. Il file mp3, come detto in diverse circostanze, è un file audio digitale compresso, con perdite di dati fino all'88%. Ciò significa che i files registrati in mp3 contengono solo il 12% dell'audio originale presente ad esempio nel corrispondente file audio CD.

I primi lettori di HFG, certamente ricorderanno che questa rivista si è sempre impegnata nella tutela dell'integrità dell'audio digitale, promovendo sin dall'inizio la raccolta di firme "A favore dell'audio digitale non compresso". La questione non è di quelle da prendere a cuor leggero, perché, pur utilizzando i migliori algoritmi di compressione e decompressione, il file mp3 possiede un audio di cattiva qualità. Anche se ciò non è riscontrabile con un normalissimo impianto hifi, si riscontra facilmente con un buon impianto esoterico, soprattutto se dotato di diffusori con gli estremi gamma particolarmente estesi.

L'I-POD, inoltre, favorisce ulteriormente la diffusione della musica attraverso internet, con gravi danni agli autori ed alle case discografiche.
Milioni di persone scaricano 24 ore su 24 musica gratis! La conseguenza potrebbe essere in futuro, l'inutilità di registrare la musica su supporti idonei, con ripercussioni immediate  sulle prestazioni sonore e l'innalzamento del costo dei supporti registrati. Il fatto che la massa delle persone siano sorde alla qualità si avrà una perdita irreparabile del concetto di qualità.
Da poco tempo noi di HFG siamo stati testimoni di un evento importante in fatto di masterizzazione digitale, i cui risultati saranno resi noti al termine delle nostre indagini. Qui posso anticiparvi che per il conseguimento dell'audio di qualità occorre che le case discografiche continuino a produrre buone registrazioni, in LP, CD, SACD, DVD-Audio e in qualsiasi altro supporto si delinei nel prossimo futuro. Per risolvere definitivamente la crisi di vendite, le case discografiche dovrebbero impegnarsi a registrare in alta definizione in modo da rendere chiaro e lampante a chiunque -

anche al classico intelligentone che ignora la coda di persone - che i files musicali diffusi su internet sono schifosissimi e che servono semplicemente a diffondere la conoscenza di autori e musicisti.

L'MP3 e la sua diffusione tramite internet rappresenta l'esatto opposto del concetto di qualità. Lo stesso dicasi per tutte quelle altre iniziative tese a rendere fruibile la musica tramite internet come ad esempio quella di vendere la musica da scaricare tramite internet con file cda per poi masterizzarla su un cd. L'assenza fisica di un supporto registrato da professionisti porta inevitabili degradi sonori ed a nulla serve l'utilizzo di masterizzatori di eccellente qualità. Ne consegue che i file musicali di qualsiasi formato audio che circolano privi di un supposto fisico, presentano e presenteranno di fatto delle limitazioni qualitative.

La commercializzazione dei lettori I-POD di elevato costo è un'altra seria minaccia all'audio di qualità.
Ma a chi sono destinati questi lettori? Non certo ai giovani, visto l'elevato prezzo di acquisto. Per cui ho il sospetto che siano destinati agli audiofili. Il che sarebbe strano poiché nessun audiofilo che si rispetti affermerebbe che i file mp3 suonino bene. Penso che i costosi lettori I-Pod strizzano l'occhio a quella fascia di appassionati di audio e/o di musica, che non sono a conoscenza delle pessime prestazioni musicali dei file mp3 e di conseguenza sono disposti a spendere cifre consistenti per l'acquisto di un lettore i-pod.
Se così fosse non c'è dubbio che siamo di fronte ad un fenomeno di carenza di informazioni, atte a generare la convinzione negli audiofili che i file mp3 sono tecnicamente inidonei ad essere considerati di alta fedeltà. La conseguenza immediata sarà la perdita definitiva del concetto di qualità e la possibilità della sua diffusione di massa.
La grave responsabilità di questa carenza informativa è da attribuire ai mezzi di informazione, vuoi per pigrizia, vuoi per inerzia, vuoi per ignoranza sull'argomento, vuoi per interessi economici.

HI-FIGUIDE sin dall'inizio ha cercato di evitare la


(Continua a pagina 2)

 

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