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LETTERE ALLA RIVISTA | 2000

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LETTERE ALLA RIVISTA

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LETTERA N. 9/2000  1 | 2 | 3 | 4

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discosta dalla risposta in frequenza? Quando vi sono dei punti deboli (tutti rigorosamente supportati dalle leggi della Fisica) nell'emissione del diffusore.

Un esempio scolastico è la differenza di emissione tra due woofer di diverso diametro, ma dalla simile risposta in frequenza. All'ascolto noterete che quello di diametro minore non farà sentire la gamma più bassa; ciò per il semplice motivo che fisicamente non è in grado di spostare il volume d'aria richiesto per la riproduzione di più basse frequenze. Qualcuno sosterrà che ormai la tecnica ha fatto passa avanti, parlando di conformazione delle membrane (?), di escursione maggiorata (!?) o di chissà quali altre diavolerie. L'unico punto di rilievo è da individuare nella possibilità di una maggiore escursione. Ciò però è "demolito" da due fattori: l'aumento della distorsione insita sempre nelle maggiori escursioni e la frequenza di risonanza dell'altoparlante, associata sempre alle sue dimensioni: piccolo altoparlante, alta frequenza di risonanza, pochi bassi! Dal punto di vista della Fisica (o della Matematica) il woofer più grande sarà sempre in grado di emettere basse frequenze.

Altro esempio sono i
diffusori plurivie contro i monovia o a due vie.
Per farla breve, l'emissione laterale o fuori asse (la spazialità) di un sistema a cinque vie, quindi la potenza acustica, sarà più simile all'emissione sull'asse (la risposta in frequenza), rispetto al due vie o al largabanda, prescindendo dal fatto che tali diffusori piacciano o meno. Ciò non vuol dire che un diffusore a 7 vie, con woofer da 56 centimetri di diametro suona meglio di qualsiasi altro diffusore, ma semplicemente che se cerchiamo il top dobbiamo tenere presente certe caratteristiche meccaniche.

Il Klipshorn soddisfa questi tre elementari requisiti e si tratta di diffusori nati negli anni '50 o giù di lì, tanto da essere ancora oggi in produzione e lo saranno fin quando le leggi del mercato non distruggeranno definitivamente il concetto di buon diffusore. Ciò a conferma che in Acustica negli ultimi decenni non è cambiato nulla o quasi e che certi diffusori sono intramontabili. Difatti, possiedono l'estensione in frequenza, l'efficienza e la potenza acustica in quanto anche a tre vie.

Il possessore del Klipshorn, forte delle sue prestazioni elettromeccaniche, ha deciso, credo, di estremizzare ai massimi livelli il resto della catena audio, in particolare lettori ed amplificazione, certo di non disperdere i dettagli che tale catena avrebbe potuto restituire.

Mi chiede se il tutto è equilibrato.
Dal punto di vista della pura efficienza certamente sì. Il fatto che i diffusori costino meno del resto è in questo caso dimostrazione di un buon rapporto prestazioni/prezzo.
Dal punto di vista, invece, del risultato sonoro, posso affermare che questo
dipenderà fortemente dai diffusori e dal suo inserimento in ambiente. Non credo che i Klipshorn siano i diffusori per tutti i gusti, ma so che sono ottimi diffusori, per cui il risultato sonoro è sì elevato in tutti i suoi aspetti, ma non gradito a pochi. E', quindi, anche una questione di gusto personale. Per me, sotto certi aspetti, non hanno rivali.

Mi chiede, inoltre, se la spesa valesse il risultato.
In genere, vale. Spesso, però, alcuni prodotti costano solamente, senza monetizzare la differenza. Per cui occorre sempre estrema cautela nei giudizi e scelta dei componenti audio.

Per concludere, ritengo che l'impianto in


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