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Ne consegue la possibilità, ancor più dei Tannoy Westminster, di poter essere accoppiati ad amplificatori monotriodi a riscaldamento diretto da 1 o 5 W per canale in Classe A. Una domanda sorge spontanea: è questa la tipologia di diffusore più adatta agli Audiofili, oppure quella che necessita di non meno di 100 W e con distorsioni dell'ordine del 10%? Non spetta a me decidere, ma Vi invito alla riflessione, soprattutto alla luce del fatto che più sono piccoli i diffusori, ancor di più si ci allontana dal concetto di riproduzione fedele del suono in alta qualità: altro che Real Sound!
Ma il conseguimento dell'obiettivo dell'efficienza non è stato perseguito tralasciando altri parametri non meno importanti, quali il contenimento della distorsione, l'alta dinamica e l'omogenea irradiazione di energia dalle frequenze più basse a quelle più elevate. Nonostante questa coerenza, il progetto sembra tralasciare alcuni aspetti che nel corso degli anni sono stati considerati più importanti ai fini della qualità sonora. Nell'analizzare, però, questo intramontabile progetto, nato nel 1946 ed ancora oggi in produzione, occorre chiedersi, quanta sia l'influenza della pubblicità, del marketing e di certi recensori, nello stabilire la priorità di certuni parametri (cosiddetti "audiofili"), rispetto a quelli stabiliti dalla tecnica acustica. Infatti, occorre sottolineare, come lo stesso Paul Wilbur Klipsch ha sostenuto nei suoi numerosi scritti, che i fenomeni fisici che regolamentano il funzionamento dei diffusori acustici sono di fondamentale importanza, quindi, prioritari rispetto a certi piccoli aspetti presi a riferimento da alcuni costruttori. Tra i prioritari, vi ricordo l'elevata potenza irradiata in tutto lo spettro audio e la bassa distorsione.
Da questo punto di vista il Klipschorn è un sofisticato meccanismo di trasduzione dell'energia elettrica in energia acustica, tanto da poterlo considerare intramontabile.
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