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  estrema delicatezza, quasi si muovesse in punta di piedi, le diverse strutture della post Bebop era, attento a non oltrepassarne mai i confini. Anche i passaggi più ritmati e variopinti vengono materializzati con estrema dolcezza, senza mai apparire spigolosi. Il suono è contemporaneamente moderno, ricco di influenze, romantico, spesso e penetrante; unicamente capace di far sognare come il sole al suo calare dopo una giornata di luce.
  L'attesa di dieci anni e la spesa del CD sono abbondantemente ripagate. Se di frequente uscissero album simili, nessuno dubiterebbe del fatto che il Jazz è vivo e gode di ottima salute. Vitamine elettrificate e sperimentazioni armoniche escluse…
  Luca Buti 
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