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EVENTI MUSICALI

Claudia Tellini Quartet  1 | 2

molto eterogeneo,  ci sono un po' di tutti: italiani, stranieri, studenti, musicisti, giovani e meno giovani.

Malgrado le casse ed i microfoni diano l'impressione di essere posizionati più per limiti di spazio che per un attento studio, l'acustica è buona. Piccola sbavatura, la sera del concerto: avrei preferito più alto il volume del contrabbasso e diminuito leggermente quello dei cymbals e del charleston sulla batteria.

Il quartetto dicevo… eccoli tutti: Claudia Tellini (voce), Leonardo Pieri (pianoforte), Nicola Vernuccio (contrabbasso) e Cosimo Marchese (batteria). Non è tantissimo che suonano insieme. Nessuno è però alle prime armi e tutti vantano, seppur con esperienze diverse, un notevole background. La loro musica è un sapiente innesto del vocalese "black - Swing oriented" della Tellini su una strutturata miscela di Cool Jazz e Hard Bop. Ne esce un sound che condensa gli ultimi quarant'anni di evoluzione di questa musica, con arrangiamenti e riletture che la fanno attualissima;  un sound che, ancorché  privo delle avanguardie intese come elettrificazioni ed invenzioni armoniche, riesce ad essere coinvolgente ed emozionare come pochi.
Il repertorio del quartetto
spazia da rifacimenti di successi scritti dai grandi boppers come Charlie Parker e Thelonious Monk, a brani propri scritti dal saxofonista ligure Mauro Avanzini con testi di Claudia ma anche a brani classici come Nuages di Django Reinhardt, rielaborato dal pregevole arrangiamento di Maurizio Geri; nonché, forse, il più famoso brano italiano nel panorama Jazz mondiale: Estate di Bruno Martino, con il coinvolgente arrangiamento di Felice Codacci.
Claudia Tellini è una cantante trasversale per eccellenza; alterna lo Scat Vocal tipico delle incisioni stile Ella & Louis, alla passionalità della Lady in Satin di Billie Holiday. Claudia sa sia emozionare sia divertire con naturalezza;  canta in italiano, inglese, spagnolo e francese sempre con lo stesso dinamismo. Una voce, la sua, bella a prescindere dalla lingua.

Il concerto è durato più di due ore. Nel finale si sono esibiti anche alcuni amici della band in una spontanea, improvvisata jam session. I brani eseguiti sono stati una ventina. Alcuni veramente eccellenti.
Relax At Camarillo's è il primo biglietto da visita per le qualità vocali della Tellini, un'autentica mitragliatrice di note capace di improvvisare come le grandi. Yesterday è un capolavoro di standard


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CLAUDIA TELLINI QUARTET IN CONCERTO
JAZZ CLUB DI FIRENZE
10 GENNAIO 2002
Di Luca Buti

DOVE SIAMO…?

Non so se si tratta dell'effetto di due poster giganti raffiguranti una scintillante Manhattan by night inchinata ai piedi delle due luminosissime torri, oppure delle numerose fotografie dei grandi jazzisti di cui sono ricoperte le pareti, o forse quelle copertine di vecchi LP appese come sentinelle custodi di un tempo passato. Comunque sia, dopo esserti lasciato piazza Duomo alle spalle, dopo aver camminato dubbioso per i vicoli del centro storico, dopo aver sceso la prima rampa di scale verso il seminterrato del numero 3 di via Nuova de' Caccini, quando ti affacci curioso guardando il saloncino del locale, avverti una strana sensazione. Come l'impressione di essere stato centrifugato da una specie di macchina del tempo e di trovarti al Cotton Club della NYC degli anni '50.
La sera del 10 gennaio, poi, l'illusione era totale. Bastava chiudere gli occhi, lasciarsi trasportare dalla musica fino a percepire quell'incredibile sound, di quegli incredibili anni, dove lo Swing di New Orleans stava passando il testimone a quel Bebop di Charlie Parker, Bud Powell e Max Roach lanciato come un missile sulla strada del rinnovamento.

QUELLA SERA…. TRA TRADIZIONE E MODERNISMO…

È la serata del quartetto della bravissima Claudia Tellini con i suoi altrettanto bravi musicisti.
Il locale non è grande; in un angolo è stata ritagliata la pedana sulla quale la band si esibisce. La prima fila dei tavolini è proprio lì, vicinissima a chi suona. Il rapporto con i musicisti diventa sempre diretto, molto informale (non potrebbe essere altrimenti). Generalmente il pubblico è

 

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