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GLI EDITORIALI | 2011

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EDITORIALI

2011

EDITORIALE N. 3/2011  1 | 2

PILLOLE DI CULTURA
DANNEGGIAMENTO DELLE AUTO
Di Francesco Piccione

Nel primo editoriale di quest'anno, ho inaugurato una piccola rubrica dedicata ai fatti quotidiani, per mettere l'accento nella distinzione tra la legalità e l'illegalità e la cultura in generale. Il primo argomento verteva sul mal costume da parte dei soliti idioti, di graffiare le auto nuove, detto atto vandalico. Oggi tratto il
danneggiamento dell'auto posteggiata in una via pubblica, mediante un tamponamento.

Per carità, spesso il danneggiamento è dovuto ad imperizia od errore. Fin qui nulla di male, specialmente se l'autore si attiva affinché il danno venga risarcito da lui stesso o dalla propria assicurazione.
Ci sono, però, troppi casi in cui al danneggiamento dell'auto segua la fuga dell'autore. Ciò perché spaventato, perché semplicemente vile o perché per guida in stato di ebbrezza o sotto l'effetto di sostanze stupefacenti, o altre motivazioni; oppure, perché i suoi genitori gli hanno sempre detto che non ha colpa di niente e di nulla e che tutto gli è dovuto! Magari l'incidente avviene anche nelle ore notturne, senza che alcuno se ne avveda, favorendo la sua fuga.

E' buona norma che l'autore non fugga, ma si attivi affinché il danneggiato possa fare riparare il danno, non importa se di lieve entità o di migliaia di euro. Purtroppo, molti di questi "incidenti" sono privi di giustizia, causando anche un notevole danno economico a chi lo subisce. In questi casi, chi fugge rende evidente la sua inutile presenza nella società civile, la sua nullità; per costui, è persino inutile la "confessione" in sede religiosa: checchè se ne dica, nemmeno il Signore è disposto a chiudere un occhio, poiché non ha alcuna intenzione di "riempire" il Paradiso o il Purgatorio di simili

soggetti.

Se consapevoli di essere osservati, è anche malcostume diffuso da parte di queste sottospecie di persone, apporre sotto il tergicristallo della macchina danneggiata, un fogliettino con l'indicazione di un numero telefonico falso (magari creando fastidio ad un altro malcapitato) o inesistente. Tutto questo atto vile, allo scopo di
risparmiare un centinaio di euro l'anno sull'importo della propria assicurazione, per effetto del peggioramento della classe di merito, lasciando l'altro con un conto salato anche di migliaia di euro, persino con l'auto inutilizzabile.

Il cittadino che si accorge del sinistro, deve comportarsi secondo le regole e le norme dettate a tutela degli stessi.
Innanzitutto, occorre evitare l'indifferenza! Lo stesso danneggiamento lo si potrebbe subire in qualsiasi momento, e qualora  accadrà ci si lamenterà che nessuno si è accorto di niente.
In secondo luogo, occorre che si
prenda annotazione del numero di targa, anche scrivendolo sul cellulare come testo sms o facendo la foto alla targa.
Infine,
comunicare l'accaduto, anche solo telefonando, fornendo i numeri di targa dei veicoli, luogo e data ai Vigili Urbani o ai Carabinieri, anche se ciò comporta delle fastidiose piccole perdite di tempo. Non lasciate un fogliettino che potrà volare o sciogliersi con la pioggia o, peggio, rimosso da qualche "sciacallo".

Non vi è quindi,
alcuna necessità di esporsi personalmente, trattenendo l'autore o attaccando briga con questo, per difendere la proprietà di un estraneo ed il suo diritto al risarcimento del danno.
Un doveroso gesto semplice, in nome della giustizia che se compiuto giornalmente da tutti,


(Continua a pagina 2)

 

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