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LETTERE ALLA RIVISTA | 2001

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LETTERE ALLA RIVISTA

2001

LETTERA N. 7/2001  1 | 2 | 3 | 4

GRANDI DIFFUSORI, MINIDIFFUSORI E PICCOLI AMBIENTI
Di Giancarlo …

LETTERA 1

Egr. Direttore,

ho scoperto recentemente il Suo sito attraverso la rivista TNT-Audio che confesso di leggere abitualmente e non ho potuto fare a meno di notare la Sua "crociata" anti-minidiffusori alla quale Lei fa cenno in diversi Suoi scritti, benché io non li abbia ancora letti tutti.

Ho 42 anni, dei quali oltre 33 trascorsi a suonare alcuni strumenti musicali e, benché non abbia sicuramente la competenza tecnica che Lei ha, ritengo di avere un buon orecchio. In più, per quanto riguarda la passione per la musica, credo di non essere secondo a nessuno.

Prima di tutto voglio chiarire che sono il felice possessore di una coppia di minidiffusori, per l'esattezza il modello Anthos costruito dal marchio Dromos, e sono perfettamente
consapevole dei limiti che tale tipo di diffusori presenta, ma sono convinto che, al di là delle mode del momento, la categoria in questione abbia delle sue ragioni di esistere. Ovviamente sono d'accordo in linea di massima con il Suo ragionamento. Nessuno si sognerebbe di negare che un diffusore che abbia una convincente gamma di basse frequenze, oltre che tutto il resto, produca un suono più realistico e coinvolgente di uno che non ce l'ha.

Mi scusi se mi permetto, ma il Suo mi sembra un po' un discorso alla "
Massimo Catalano".
Secondo Lei, il cosiddetto uomo della strada come potrebbe rispondere a domande del tipo: "E' meglio vivere in un monolocale seminterrato o in una villa con piscina?"; oppure: "E' meglio andare in giro con una Ferrari Testarossa o con una Panda?"; ancora: "E' meglio ascoltare

musica con un minidiffusore da tre milioni e mezzo o con un "The Music Dream" da 267 milioni?".

Purtroppo il guaio è che anche per quanto riguarda la musica bisogna fare i conti con la realtà.
Prenda ad esempio il mio caso. Sfortuna ha voluto che il sottoscritto, che fa l'impiegato statale, sia stato costretto ad installare il proprio impianto in una stanza delle dimensioni di metri 3,5 x 2,5 con un altezza di metri 2,70. Inoltre, a causa della forma della suddetta stanza, il sottoscritto ha dovuto inserire l'impianto in una specie di nicchia della larghezza di m 2,40.

Ora, prima di possedere l'attuale sistema di altoparlanti, ho avuto per alcuni anni nello stesso impianto e nella stessa stanza una coppia di diffusori ESB modello CDX L7, di qualità sicuramente non eccelsa, ma neanche disprezzabile, dotati ognuno di due woofers da 25 centimetri di diametro.
Ebbene, Lei ha idea di come possa suonare un sistema del genere in quell'ambiente? Io non so come Lei faccia a sostenere che si possono installare anche diffusori mastodontici in ambienti piccoli. Io Le posso dire che l'ascolto della musica, in quel caso, si riduceva all'ascolto di un rombo indefinito, dal quale emergeva di tanto in tanto qualche vago accenno di voce umana, che sembrava provenire però da dietro la parete di fondo, praticamente dalla stanza accanto. Di profondità, larghezza e altezza della cosiddetta scena acustica neanche a parlarne. Cosa fossero questi parametri io l'ho scoperto quando ho cambiato diffusori.

Adesso dovrei parlare dell'aspetto economico della questione che sicuramente non è trascurabile.
Tenuto conto che io faccio, come Le ho detto,


(Continua a pagina 2)

 

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