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LETTERE ALLA RIVISTA | 2001

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LETTERE ALLA RIVISTA

2001

LETTERA N. 4/2001  1 | 2

(Continua da pagina 1)

domestico. Altrimenti, data la specificità dei diffusori in oggetto, è difficoltoso farsi un'idea sulla loro differenza.

Un diffusore a
bassa sensibilità è in grado di essere sempre se stesso in qualsiasi condizione.
Certo si noterà se l'impianto migliora, ma in linea di massima tenderà a restituire sempre la solita cantilena. Un diffusore ad
alta sensibilità, vi proietterà, invece, in un mondo molto particolare, in grado di svelarvi la bravura del tecnico di ripresa e di cambiare letteralmente carattere al cambio del genere musicale e della qualità della registrazione. Solitamente un diffusore a bassa sensibilità, non solo sarà schivo a cambiare cantilena, ma possibilmente prediligerà un genere musicale.

E' normale, invece, che un tweeter tagliato a 6.000 Hz suoni pianissimo. Per fortuna…..
In quella zona, ed oltre, musica ve n'è ben poca. Ciò non significa che dei tweeter se ne può fare a meno. Sono loro che restituiscono le informazioni spaziali, il timbro generale, le sibilanti delle voci femminili e tutti gli armonici che contribuiscono al riconoscimento ed alla verità degli strumenti musicali. In una parola: realtà!

Nulla le so dire, invece, sulla differenza tra i due crossover.

Diverso è invece, il fatto dell'
entrata in coppia dei diffusori.
Solitamente i diffusori ad alta efficienza entrano in coppia subito, quindi sono in grado di suonare pianissimo, all'opposto di altri che si spengono miseramente a bassi livelli del volume. Occorre, però, distinguere tale situazione dall'improvviso scalino cui si assiste ogni qualvolta si alza la manopola del volume. In questo caso il diffusore sembra svegliarsi. Anche questa rientra nella normalità, data la natura del diffusore ad alta efficienza. Una prova indicativa la fornisce

l'ascolto della fine del brano. A volume d'ascolto normale la sfumatura del brano dovrà sembrare interminabile. Occhio alla registrazione: non vorrei che la sfumatura fosse troncata, perché il tecnico, poiché utilizza il miglior diffusore alla moda, manco se n'è accorto che i suoi monitor si sono spenti.

Se invece, il diffusore stenta a suonare piano, ma suona bene solo dopo un certo livello di pressione acustica (
che se molto basso il mio discorso non ha alcun valore, per cui occorre intendere che significa "livello basso", ma questa è una lettera non un trattato), allora con molta probabilità il problema potrebbe risiedere nella povertà di armonici del resto dell'impianto. Tante possono essere le cause di tale povertà. Dalla controreazione eccessiva ai cavi di pessima qualità; dalla disposizione ambientale alla qualità dei CD; ecc. Cominci a mettere a punto tutto il suo impianto, cavi e tavolini compresi e veda se riesce a recuperare un poco di ascolto a bassissimo volume. Faccia attenzione anche al punto di ascolto: verifichi la differenza sonora da altre posizioni di ascolto, in genere arretrate o avanzate rispetto all'attuale.

Lo ripeto per tutti.
Acquistare un diffusore ad alta efficienza, significa entrare in un mondo sconosciuto persino a molti direttori di testate, mondo in cui tutto viene alla luce. E qui sta tutta la sua bellezza: scoprire nuovi orizzonti. Infatti, immagino che con i precedenti diffusori tali problemi erano sconosciuti.

Francesco S. Piccione

 

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