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GLI EDITORIALI | 2012

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EDITORIALI

2012

EDITORIALE N. 3/2012  1 | 2 | 3

(Continua da pagina 1)


Avanziamo per gradi.
Sappiamo che la Sala 2 "Prestige" è grande circa 43 m2 e che possiede una camera affiancata senza divisione alcuna di circa 12 m2. Sappiamo anche che questa sala possiede nel soffitto particolari trattamenti acustici ed altri accorgimenti tesi al controllo del riverbero, bestia nera dei locali di grandi dimensioni.

La risposta alle mie domande di cui prima, è la seguente: "Evidentemente, suonano meglio poste lì!".
In effetti, le Chario Academy Sovran non sono poste così a ridosso della parete posteriore; il loro posizionamento in quell'ambiente, è stato ricercato per diversi mesi, allo scopo di ottenere le migliori prestazioni sonore. Per cui, se mi si presentano a parità di molte condizioni, due possibilità nel posizionamento, una ad oltre un metro dalla parete posteriore e l'altra, un po' più vicino, voi cosa avreste scelto? Probabilmente il più vicino…. 

Veniamo ai commenti sulla
Sala 1 "Reference".
Questi rientrano nei cosiddetti "luoghi comuni, falsi miti e leggende metropolitane". Schematizzando, questi i commenti: "
1. Camera troppo piccola per quelle casse; 2. Posizionamento delle torri dei bassi negli angoli: forse perché hanno pochi bassi?" ed altri commenti similari.

Veniamo al primo:
camera piccola
I lettori di vecchia data, diciamo dal 1999, sanno quante volte ho trattato l'argomento relativo alle dimensioni dell'ambiente di ascolto e dei diffusori. Si tratta del tipico esempio da manuale, di "condizionamento visivo" che mette in relazione i diffusori di grandi dimensioni con locali altrettanto grandi. Chiunque abbia avuto la fortuna di "frequentare" l'alta fedeltà nel suo periodo di maggiore splendore (Anni 60/70/80),

avrà avuto tantissime "occasioni" di ascoltare diffusori di grandi dimensioni in negozi angusti… Personalmente ho avuto la fortuna di ascoltare una coppia di Electrovoice Sentry in un ambiente domestico di 12 m2. Avete capito bene: dodici metri quadrati…

I nostri lettori, ad esempio, sono a conoscenza del fatto che in Giappone, gli audiofili esoterici giapponesi sono "fissati" con grossi diffusori a tromba, amplificati con amplificatori da pochi Watt, sistemati in ambienti anche più piccoli di 12 metri quadrati. Se tutto è correttamente messo a punto, si ode un suono misto tra l'ascolto in cuffia e la spazialità offerta dall'ascolto tramite casse acustiche. Senza code, echi, rimbombi,  ecc.

In trenta anni di esperienza, posso affermare che non vi è alcun problema nell'inserire dei grossi diffusori (
secondo l'ottica dei più giovani audiofili), in un piccolo ambiente, a patto che siano ottimi diffusori e si prendano opportuni provvedimenti. Ho ascoltato diffusori elettrostatici Acoustat, altri 2,40 metri, in piccoli ambienti, senza che queste mostrassero i loro limiti dinamici tipici dei diffusori elettrostatici; limiti subito evidenziati in ambienti più grandi. Ho ascoltato tanti diffusori grandi, in piccoli negozi con ambienti piccoli: se si tratta di casse acustiche di ottimo livello, suonano sempre bene, mentre i cattivi diffusori suonano male anche… all'aperto…

La Sala 1 "Reference" non è certo una sala piccola con i suoi 35 m2. Tutti coloro che hanno avuto il piacere e la fortuna di entrare in quella sala, sanno bene che una volta che i diffusori emettono suoni, le pareti scompaiono…

Veniamo alla
sistemazione in angolo delle torri dei bassi del The Music Dream Reference


(Continua a pagina 3)

 

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