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HI-FIGUIDE TEST
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Diffusori Acustici
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Sistemi Ibridi

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Martin Logan Aerius

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DIFFUSORI IBRIDI

MARTIN LOGAN AERIUS

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FOTO
I diffusori acustici da pavimento ibridi, dinamico, planare Martin Logan Aerius. Notare la trasparenza della membrana vibrante (Foto tratta dal catalogo ML).


CARATTERISTICHE TECNICHE
MARTIN LOGAN AERIUS
Tipo: da pavimento, 2 vie, ibrido dinamico/pnalare. Altoparlanti: 1 woofer dinamico a cono da 20 cm; 1 planare elettrostatico da 100 x 25 cm. Caricamento del  woofer: cassa chiusa. Risposta in frequenza: 40 - 20.000 +/- 3 dB. Frequenze di crossover: 500 Hz. Impedenza: 4 Ohm; minimo 2 Ohm a 20 kHz. Potenza consigliata: 60/200 W per canale. Sensibilità: 89 dB SPL/1 m/2,83 Volt. Max pressione acustica: 103 dB. Dimensioni: cm 143 (H) x 27 (L) x 38 (P). Peso: 25 kg cadauno. Note: circa 10 Watt di consumo elettrico. Prezzo (la coppia): € 3.512,00 (2002).

Autore: Fulvio Di Domenico

macchina suonavano con orgoglio i mitici Emit N della Infinity. Però un diffusore trasparente … ed era enorme …

Le ascoltai …
Chi è che sta suonando davanti a me? Non esce suono dalle casse, il suono è davanti a me ma non sono semplici suoni, non sono bassi, alti, naturalezza, rotondità, scatola sonora e tutti gli altri vocaboli che fanno parte del nostro vocabolario esoterico audiofilo …
Sono strumenti, è MUSICA, sono musicisti in carne ed ossa!

Da quel giorno l'idea di possedere quei fantastici diffusori non mi ha più abbandonato.
Finché un paio di anni fa, per puro caso, si è ripetuta quella scena: mi trovai nel negozio un paio di elettrostatiche, le ascoltai, mi ritrovai nel "paradiso audiofilo". Il giorno dopo erano a casa mia! Erano le Martin Logan Aerius.

E sono ancora con me, staranno sempre con me, è stato come un vero e proprio matrimonio, mi prendo cura di loro, le coccolo e le vizio, gli regalo delle elettroniche che, come gioielli su una donna, le possano valorizzare, gli regalo un ambiente sempre migliore, in cui possano sentirsi rilassate e possano esprimersi al meglio.

Ok! Dopo questo preambolo di pazzia, andiamo ad osservare più da vicino queste splendide Aerius.


3. Il trasduttore elettrostatico CLS

Mentre in un classico altoparlante a cono o a cupola (
detti magneto dinamici) il movimento avviene grazie al campo magnetico che si crea col passaggio di corrente (segnale audio) nella bobina, in un altoparlante elettrostatico il movimento avviene grazie alle cariche elettriche che si respingono e si attraggono. Questa energia è contenuta negli statori, che sono quelle griglie che si vedono all'esterno del pannello e che contengono come un sandwich la membrana vibrante. Questa è trasparente perché formata da un sottilissimo foglio di mylar, resa conduttiva: nel caso delle Aerius è un rettangolo di circa 100 x 25 centimetri. Movendosi avanti e indietro (push-pull) crea i suoni e li emette in maniera lineare essendo il movimento esattamente lo stesso in ogni punto della membrana vibrante.

Inoltre, più il pannello è grande più l'irradiazione diventa direttiva.

Tra i vari costruttori di elettrostatiche, Martin Logan si è distinta e si distingue per la tecnologia
CLS (Curvilinear Line Source) che adotta su tutti i suoi modelli.
Questa consiste nel curvare il pannello in modo da emettere orizzontalmente fino a 30 gradi, diminuendo così la sua direttività, non costringendo gli ascoltatori ad ascoltare bene solo nella posizione centrale d'ascolto.

Ecco, quindi, che iniziamo a comprendere il più grande pregio che hanno le elettrostatiche: tutte le frequenze escono da tutti i punti del pannello, alla stessa velocità e nella stessa direzione. Oltretutto la notevole leggerezza della membrana rispetto alle sue dimensioni, fa sì che i microdettagli non siano persi e la coerenza e la trasparenza (
quella musicale) raggiungano livelli di eccellenza.

In più, grazie alla sorgente lineare (
linear source), che nel caso delle Aerius è alta fino a 140 centimetri da terra e inclinata di 10 gradi all'indietro, possiamo ascoltare nello stesso modo sia seduti che in piedi.

DIFFUSORI ACUSTICI
MARTIN LOGAN AERIUS 
A due passi dal paradiso audiofilo

Da anni si è perduta in Italia la corretta concezione del diffusore. "I MAGNIFICI!©" è una rubrica nata per questo, per segnalare quei diffusori che in virtù di precipue caratteristiche meccaniche, tecniche e sonore, sono da considerare un riferimento definitivo per gli audiofili. Come questo in prova….


1. Premessa

Il mondo dell'hi-fi, come altri settori commerciali, è dominato dal consumismo a tutti i costi.
HI-FIGUIDE© in queste pagine ha più volte affermato che l'obsolescenza dei buoni prodotti solitamente risiede nella mente dei pubblicitari e di molti consumatori. Se i pubblicitari sono giustificati in quanto svolgono una determinata attività professionale, non ha alcuna giustificazione quell'audiofilo che dichiara obsoleto (
oppure non fresco…), un componente HI-FI vecchio di un solo anno o anche meno.

In realtà, l'obsolescenza esiste, ma non in tutti i settori e non con la stessa velocità.
Ad esempio, esiste per i frigoriferi, le lavatrici, lavastoviglie ed i personal computers. In questi casi, la scarsa efficienza energetica e la lentezza nei calcoli, rendono questo genere di prodotti obsoleti dopo un certo periodo di tempo.
Nel settore Hi-Fi, invece, l'obsolescenza riguarda soprattutto i prodotti prettamente "commerciali" o "consumer", secondo la definizione contenuta nel libro "L'Alta Fedeltà Esoterica©". Non ne soffrono, quindi, i prodotti ben progettati, in particolare i diffusori acustici.
Ciò è successo a causa della notevole contrazione che nel tempo ha subito il mercato HI-FI, a causa del disinteresse delle nuove generazioni. Contraendosi notevolmente il mercato, sono scomparsi nel tempo gli investimenti in nuove tecnologie e prodotti ben progettati. Ciò ha generato un effetto "strano": i prodotti del passato, normalmente sono più evoluti di quelli attuali. Soprattutto per i diffusori, si è assistito negli ultimi due decenni ad una loro negativa involuzione, che non ha precedenti nella storia della HI-FI domestica.


2. Elettrostatiche

Questa parola ha sempre fatto capolino nei miei sogni di giovane audiofilo, come se fosse una specie di realtà magica e inarrivabile, che mi avrebbe potuto finalmente condurre nel "paradiso audiofilo", in quel posto dove i suoni si materializzano e ti portano in una dimensione parallela.

Beh, più di dieci anni fa per me era così, quando leggevo quella parola sulle riviste, magari possedute da un recensore. Diavolo! Lui ha delle elettrostatiche!
Realmente non sapevo nemmeno cosa fossero, finche un giorno, durante un solito giro di "shopping audiofilo", in un negozio di hi-fi esoterica le vidi! Si ergevano maestose su qualsiasi altro diffusore della sala d'ascolto, facendoli al loro cospetto scomparire. I bordi di legno massello, la trasparenza fisica del pannello, ma dove diavolo sono gli altoparlanti? Dove diavolo è la cassa acustica? Non c'erano! O, meglio, non c'erano quei trasduttori che nel mio mondo servivano a trasformare l'energia elettrica in musica, quei coni di carta nera che si chiamano altoparlanti dinamici. Avevo appena scoperto un vero altoparlante elettrostatico! Era un Martin Logan!

Per carità, di "roba piatta" ne avevo già vista, a quei tempi ero un fanatico di hi-fi car e in

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