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BULLETT TECNOLOGIES THE MAT

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ACCESSORI AUDIO | BULLETT TECNOLOGIES THE MAT


FOTO
Lo stabilizzatore per lettori digitali a lettura ottica, Bullett Tecnologies The Mat

Data pubblicazione:
18 Novembre 2003.

HI-FIGUIDE TEST
BULLETT TECNOLOGIES
THE MAT
Stabilizzatore per lettori di CD, SACD e DVD
Di Giorgio Capelli


PREMESSA
Per l'audiofilo, l'hi-fi è un lungo cammino caratterizzato da numerose tappe, ognuna delle quali rappresenta una maggior conoscenza del proprio impianto, una scoperta, un miglioramento.
Non si è mai finito, non c'è una tappa finale (se non quella economica) perché ogni passo in avanti accresce la passione e l'entusiasmo che spingono verso la successiva.

L'accessoristica hi-fi è pullulante di oggetti più o meno misteriosi dalle magiche e millantate proprietà, da semplici ma efficaci trovate e via dicendo; in questa giungla, un settore di non secondaria importanza è riservato ai complementi  per cd destinati al miglioramento dell'emissione.
In tanti anni di prove mi sono imbattuto ed ho sperimentato diverse soluzioni, sia fai-da-te che commerciali (dal Pronto mobili, al mat in sughero, alla pellicola adesiva speciale, all'anello smorzante adesivo, all'olio miracoloso e via dicendo) con alterni risultati. Per questi motivi mi sono avvicinato con curiosità e, non lo nascondo, un pizzico di scetticismo a questo dischetto di "gomma" per il quale il buon Leonardo (da Firenze, non da Vinci!!!) prometteva risultati certi e udibili.

IL THE MAT AL MICROSCOPIO
Il prodotto l'ho scoperto durante il Top Audio 2003 nella saletta Audiomani, quella dei Gas Tower (per i pigri: hanno meritato il secondo premio nell'entry level dell'Hi-End, assegnato da HI-FIGUIDE), quando nel bel mezzo di un ascolto, l'espositore (n.d.r. Leonardo Mani) armeggiò accanto al lettore per qualche secondo prima di far riprendere l'ascolto. Il brano era il medesimo ma la musica si presentava sotto una veste nuova, ma per il momento non vi dico altro.

Alle mie richieste di chiarimenti (in precedenza non mi era stato consentito di vedere cosa si stava combinando alle mie spalle) mi venne esibito il The Mat e fornite le necessarie delucidazioni. Da lì a reclamarlo in prova per farvelo conoscere il passo fu breve. Vediamo quindi come si presenta il disco volante. Per ora vi dico solo che ad averci le mani in pasta è la Eichmann Technologies International, quella dei notissimi Bullett Plug.

DESCRIZIONE
The Mat  è un sottile platorello in neoprene misto a fibre di carbonio dal peso di circa 8 grammi (quindi circa la metà di un cd): misura esattamente quanto un cd ma ha la particolarità di possedere una bordatura  esterna profonda quanto lo spessore di un cd. Quindi una volta appoggiato accuratamente sopra al cd, vi si "aggrappa" in modo tale da evitare sbilanciamenti di rotazione dovuti alla forza centrifuga; sbilanciamenti che, diversamente, sarebbero alquanto dannosi per la meccanica portando, prima o poi, alla definitiva rottura del meccanismo. E' noto, infatti, come, data la fortissima velocità di rotazione del cd, uno squilibrio rotatorio agisca negativamente sia all'istante (cioè all'ascolto) che a lungo termine (danni alla meccanica).
Ma la peculiarità di tale bordo non è solo quella appena citata: previene, infatti, anche le nocive riflessioni della luce laser del pick-up (il cui effetto deleterio è ormai noto a tutti) evitandovi, fra l'altro, l'opera certosina di "opacizzare" il bordo del cd con l'ormai, anche lui, notissimo pennarello Uniposca verde (vi è mai scivolato di lato facendovi imprecare?).

Lo spessore del platorello diminuisce nella zona del colletto centrale, dove è caratterizzato da un foro del diametro di circa 4 cm, fino a diventare un sottilissimo foglio. Dicevo 4 cm, cioè appena meno della misura del clamp magnetico per chi ha macchine a carica dall'alto. Anche qui due sono i vantaggi: prima di tutto il magnetismo del clamp, non avendo in pratica ostacoli, mantiene intatta tutta la sua originaria forza; inoltre questa piccola sovrapposizione consente un ulteriore anello di ancoraggio al The Mat per una perfetta solidarietà al cd.     

Tutto qui? Beh no, anche perché non vi ho ancora detto nulla sul punto forte del platorello: l'intenzione del produttore è stata quella di creare un oggetto che oltre a procurare i vantaggi descritti, provvedesse a smorzare le vibrazioni prodotte dalla rotazione. E su questo punto, sappiamo quanto possano vantare indubbie proprietà benefiche il neoprene (viene utilizzato anche nei nostri tavolini hi-end The Rainbow, fra l'altro) per le vibrazioni ed il carbonio  (presente sul mercato sia in blocchetti per i vari componenti della catena sia in dischetto da sovrapporre al cd) per l'elettrostaticità (altro problema) e, ancora, per le vibrazioni.

Credo di avervi detto tutto, salvo una cosa: ma funziona o è un altro ritrovato della scienza e della tecnica dell'imbonimento? Se avete pazienza lo leggerete più avanti.

SET-UP DEL LETTORE CD

Prima di addentrarvi a leggere le note d'ascolto di alcuni cd, dovrete  portare ancora un po' di pazienza.
Andiamo per gradi, è troppo semplicistico caricare-il-platorello-punto-e-basta: c'e' molto altro da fare, ripassiamo insieme.

LOTTA ALLE VIBRAZIONI E RISONANZE
Bestia nera dell'audiofilo, impegnato a combatterle come un africano con il freddo polare. Tutto deve sempre essere un insieme simbiotico ed armonico: è inutile che vi precipitiate ad acquistare The Mat se il vostro lettore cd non è stato preventivamente sottoposto ad un adeguato set-up. I miracoli è un pezzo che non si fanno più, se mai si sono fatti! Non potete pretendere di schiaffare nel … ops…. inserire nel line-out del lettore i pregiatissimi connettori in metallo lunare di un cavo da ci-spendo-la-liquidazione e pensare di sentire vibrare i bronchioli di  Ella Fitzgerald. Sarebbe come mettere un cambio Shimano da gara sulla bici di vostro figlio di 8 anni: fatelo crescere prima….. 

Un passo importante sarebbe di poter disporre di un componente ad alimentazione separata per isolare una delle principali fonti di vibrazione dalla meccanica di lettura (altra fonte). Poi se il telaio fosse risuonante, come quasi sempre succede, foderatelo ben bene con il classico antirombo. Ovunque sia possibile.
Procedete quindi a sospendere il lettore cd su tre punti d'appoggio (mi raccomando il tavolino ed il ripiano che sia il più sordo possibile) come vi abbiamo insegnato (rileggetevi i nostri articoli, pigroni, dedicati alla Lotta alle Risonanze e vibrazioni, in particolare "3 Punti e … basta!", collocati in Laboratorio Esoterico, sezione Esperimenti Esoterici che non sono quelli attuati dal vostro strambo vicino di casa, ma cose serie a cui è stato dato un nome carico di storia e mistero per dargli maggiore valenza ed attenzione, dato che ormai tutti parlano a sproposito su tutto e tutti).

Realizzate i supporti smorzanti come indicato sempre in Esperimenti Esoterici, in particolare il nostro HI-FIGUIDE The Going!. Uno dei punti d'appoggio collocatelo sotto la meccanica di lettura. E già ora comincerete a sentire delle belle differenze.

Non basta!
Sopra al lettore (messo esattamente in bolla!!), prima di ascoltare il vostro cd preferito, appoggiate un bel peso di almeno 2-3 Kg (lastra di marmo? Libri? Vanno bene. Io uso un pezzo di Anticorodal da circa 3 Kg avanzatomi dalla costruzione del The Rainbow, gran tavolino, anch'esso descritto in Laboratorio Esoterico), allo scopo

di diminuire le vibrazioni e risonanze innescati dal coperchio superiore del lettore e, perché no, anche dal telaio. Se il peso è troppo per i The Going! utilizzate oggetti meno pesanti.

Fate in modo che il vostro lettore CD galleggi al tocco come un giradischi Thorens o un Oracle Delphy o Michell Gyrodeck.

Garantito che ad ognuno di questi passaggi sentirete un netto miglioramento.
Il mio Lector CDP 7 ad alimentazione separata e custom della Angstrom Research ha beneficiato di tutti questi trattamenti, compresi gli o-ring per le due valvole d'uscita e in più con la vaschetta porta cd che esce di fabbrica già trattata con antirombo.

E il cd? Beh, anche questo è stato preventivamente trattato, come sempre, con un liquido non oleoso che per effetto produce in particolare il miglioramento dei parametri trasparenza e dettaglio. 
Ma allora cosa rimane da migliorare per The Mat?  Rimane….. eccome se rimane…..

Vi invito ora a leggere queste note tenendo presente che il cd ed il lettore hanno già beneficiato di trattamenti tali da annullare gran parte dei (per ora teorici) miglioramenti stimati dall'uso di The Mat. Rimangono solo le vibrazioni  prodotte dalla rotazione del cd (verrebbe da dire) per le quali, come ho detto in apertura, avevo già sperimentato altre soluzioni con i citati accessori e l'elettricità statica (c'e' chi interviene con fogli di stagnola).

APPUNTI DI ASCOLTO
Ed eccoci alla prova verità, sapendo che a The mat ho lasciato poco spazio di lavoro.

Prima alcune tracce di strumenti singoli:
- Lullaby, delicatamente eseguita al pianoforte da Dave Brubeck dal cd Just you just me su incisione Telarc.
Migliora l'intelligibilità del microcontrasto sulla battuta - ora più morbida - dei singoli martelletti, affiorano lievi sfumature finora non colte.
- Danza spagnola opera 5, serrato dialogo di chitarre acustiche magistralmente manovrate da Angel e Caledonio Romero, dal cd Granados: 12 danze spagnole, incisione Telarc. Qui il pizzicato assume una rotondità ed una naturalezza disarmante, la corda della chitarre è veramente corda con tutte le sue  più intime armoniche.

Poi i brani vocali più complessi:
- Rejoice greatly  brano eseguito dall'orchestra Boston Baroque  e soprano, Karen Clift, tratto dal Messiah di Handel, produzione Telarc. 
- I'm confessin'  cantata da Jeremy Davenport con un ensamble di percussioni, fiati e basso, dal cd Jeremy Davenport della Telarc   
In entrambi i casi il cantato acquista in calore, le corde vocali, l'ugola sono percepite con grande e migliore realismo; Il contrabbasso aumenta nella presenza e nell'estensione e il martello della grancassa assume un contorno più netto.

Provo ad alzare il volume, quasi al limite del sostenibile per la stanza, e la differenza rispetto all'ascolto precedente in assenza del The Mat appare in tutta la sua forza: il rifiatare del cantante fra una strofa e l'altra lascia quasi "vedere" il diaframma nel suo movimento rapido; non c'è' traccia alcuna di asprezza e pare quasi di afferrare i repentini movimenti dell'ugola.

Che dire poi della fermezza della scena?
Prima a questi volumi, non usciva certamente una sorta di patchwork musicale ma almeno si perdeva un pochino in focalizzazione, e - più di tutto - si ingenerava un lieve fastidio nell'ascolto, per quanto quasi esasperato. Ora si riesce ad ascoltare a volumi da concerto rock con una precisione chirurgica ed un senso di rotondità, naturalezza veramente disarmante.           

Tirando le somme: il suono è più levigato, c'e' più naturalezza, più spazialità, non c'è più traccia di impuntatura alcuna, diminuisce la freddezza della emissione (mi verrebbe da dire che il cd si avvicina all' LP), il suono "rotola via" in modo più composto e completo pur senza spingere con i watt.
Il microdettaglio aumenta notevolmente. Ho perfino dovuto ruotare la manopola del volume per circa 1 dB  per poter compensare l'ascolto senza e con The Mat. Significativo, quindi, l'intervento sulla distorsione che affiorava precedentemente; è scomparsa inoltre quella leggera tendenza a "squillare" della musica, in entrambi i casi alle pressioni sonore maggiori.
Ciò ad indicare che il sistema CD è lungi dall'essere quel sistema perfetto che vantava il suo ideatore. Di conseguenza attuare tutti quei meccanismi e quelle operazioni prima solo dedicati al giradischi analogico devono essere rispolverati ed applicati a tutti i lettori CD, SACD e DVD non solo a livello di semplice set-up ma anche a livello di progettazione e costruzione.

CONCLUSIONI
Funziona, eccome se funziona.
E questo nonostante, lo ripeto, gli interventi preventivi che vi ho detto.
L'efficacia è gia percepibile in modo netto e concreto anche alle basse pressioni d'ascolto ma aumenta ancora di più mano a mano che si gira la manopola del volume. 
Acquistate per una volta un cd in meno ma non rinunciate a questo accessorio che poi tanto accessorio non è. Ottima rivelazione e promozione senza riserve.

Giorgio Capelli


SCHEDA
BULLETT THE MAT

PRODUTTORE
Eichmann Technologies International
55, Lyndale Road
Pullenvale, Brisbane Queensland, 4069
Australia

DISTRIBUTORE PER L'ITALIA
Leonardo Mani Audio
C.P. 4358
50135 -  Firenze
Tel 333 2233000
Fax  055 570482
Web: www.audiomani.it

COSTO
(Listino 2003):
€ 27.50

CONTROINDICAZIONI
Il distributore dichiara a chiare note che il prodotto non è idoneo ai lettori che montano meccanismi VRDS come la Teac o stable platter Pioneer, ai lettori con ridotto spazio all'interno del carrello porta cd o con feltrini di appoggio sul medesimo.
Per il resto non vi sono altre negatività.

RICONOSCIMENTI
Minimum Standard Approved©

Questa prova è stata pubblicata su HI-FIGUIDE.com in data 18.11.2003 al seguente indirizzo:
www.hi-figuide.com/laboratorio/accessori/2003/the_mat/index.html

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