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LETTERE ALLA RIVISTA | 2001

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LETTERE ALLA RIVISTA

2001

LETTERA N. 29/2001  1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8

(Continua da pagina 2)

riguarda i diffusori. 
Da voi sento parlare solo di efficienza, ma le pare possibile che altri costruttori abbiano difficoltà a costruire prodotti efficienti? I diffusori efficienti costano molto di più? Neanche questo è vero. Guardiamo per esempio i listini  dell'ultima serie delle Klipsch, minimo 95 dB. di efficienza e non superano i 2 milioni - Cerwin Vega il più costoso (102 dB di efficienza) costa meno di 2,8 milioni... ne potrei elencarne altri, ma mi creda ascoltarli è un vero strazio, il boom boom ti entra nel cervello fino a farti scappare via da loro. Il problema piuttosto è di natura diversa, e non è stato mai considerato da voi. Esiste, infatti, una diversa mentalità ed educazione musicale fra i vari costruttori e anche fra i vari popoli. A riguardo il Giappone ci è molto di esempio....

C'è chi ad esempio, e questo forse è il vs. caso, predilige l'alta efficienza; chi, invece, nel mio caso, ricerca parametri diversi, ad esempio
scenario - sorgente uniforme - controllo timbrico  ecc.. Se poi si aggiunge la dinamica e l'efficienza tanto di guadagnato, ma non è indispensabile.
Ritornando alle mie proposte senza risposta sul vs. S/M le ribadisco che è molto
più importante per i lettori avere una lista su quello che è bene non acquistare anziché limitare la scelta su un numero ristretto di diffusori, la scelta di un diffusore, bidoni a parte, è strettamente personale.

Cordiali saluti.

LETTERA 5

Egregio Direttore,

Rispondo volentieri al suo invito di continuare questo per me gradito scambio di opinioni, di conseguenza non temo neanche di esserle di

fastidio. Per prima cosa ho provveduto, su sua richiesta, ad indicare come da regolamento la mia provenienza.

Ritornando alle nostre e-mail, l'allegato da lei inviato contiene tutte le risposte che però
stranamente non erano incluse nella precedente, infatti, ho controllato...evidentemente si sarà trattato di un difetto di trasmissione. Le ho lette con molto interesse e devo dire che sono quasi completamente d'accordo con quanto afferma, e proprio vero in Italia regna l'ignoranza della cultura musicale, ma più che ignoranza direi ipocrisia.

Ad esempio, non credo, infatti, che siamo gli unici ad accorgerci della
scarsa risposta in gamma bassa nei diffusori di nuova generazione. Al nuovo e scadente standard musicale si associa anche la tendenza e convenienza dei costruttori nel progettare diffusori adatti sopratutto all'audio-video, diffusori tagliati in gamma bassa per poi offrire il massimo delle prestazione in termini di definizione e dettaglio sul resto della gamma audio.. con tanto di risparmio sulla qualità dei woofer.. tanto a coprire il resto ci pensano i sub-woofer amplificati ed il tutto è risolto... bei furbi!

Ma per chi, invece, come me e tanti altri ascolta musica nella maniera tradizionale? Purtroppo deve arrangiarsi perché in questi casi il sub-woofer difficilmente rientra (per motivi tecnici di cui lei ben conosce), nei requisiti audiofili. Lei mi chiede di farmi restituire le mie vecchie ESB dal negoziante? Già fatto ma invano. Il furbo ormai col pretesto del conto vendita difficilmente me le ritornerà indietro. Non per niente sono
immediatamente scomparse anche dal suo negozio. Questi famosi diffusori furono acquistati più di 13 anni fà quando la mia "cosiddetta cultura musicale" non era ancora


(Continua a pagina 4)

 

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