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LETTERE ALLA RIVISTA | 2001

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LETTERE ALLA RIVISTA

2001

LETTERA N. 19/2001  1 | 2 | 3 | 4 | 5

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Un altro ostacolo alla corretta riproduzione audio, non meno importante, sono i
diffusori.
Qui cominciano le grane. Il diffusore è un oggetto fantastico. Sembra quasi un essere vivente, in grado di trasformare segnali elettrici in impulsi sonori. Diverse sono le specie, diverse le scuole di pensiero. Alcune di queste figlie dei pubblicitari, ma molte sono autentiche e genuine.
Pensate che le scuole esoteriche giapponese e francese, hanno ricchi esempi di realizzazione di diffusori al di fuori del comune o di impianti inimmaginabili. Se vi dicessi, ad esempio, che si utilizza la propria casa come diffusore, voi mi credereste? Direi che l'ilarità sarebbe generale.... Eppure sono diverse le applicazioni concrete del pensiero filosofico esoterico di queste scuole: l'utilizzo della tromba delle scale di una abitazione, come carico per il woofer è una di queste. Oppure, l'utilizzo della canna fumaria, la realizzazione di un vano in mattoni totalmente sigillato come carico dei woofers in baffle infinito… Siete strabuzzati?

La cosa simpatica è che il tutto non è realizzato per migliorare le prestazioni sognate ed immaginate dei minidiffusori. No! Tutto è attuato per raggiungere 100 e passa Decibel di sensibilità W/m, all'interno di un ambiente di ascolto, spesso di dimensioni inferiori ai 12 m2. Sistemi di diffusori dotati di woofers enormi, a tre vie minimo ed in più con tweeter spesso caricato a tromba.

Sappiamo benissimo che tali situazioni sono precluse alla maggioranza di noi, ma è bene sapere che esistono e divulgare la conoscenza di queste idee. Tra queste, l'idea che le basse frequenze sono il cardine della qualità e completezza timbrica di tutti gli strumenti musicali. Ecco una delle ragioni per cui non sosteniamo i minidiffusori, perché di fatto

gravemente incompleti timbricamente. Completamente errata è stata, infatti, la loro evoluzione: da diffusori Bookshelf da scaffali, da libreria, parete attrezzata e scrivania, a diffusori veri e propri… 

Altro ostacolo importante, specie nella riproduzione della musica classica, è la
qualità delle registrazioni.
Che scena pietosa: sempre più spesso capita, dopo lunghe sessioni di ascolto di nuovi CD di classica, di dover riascoltare i miei CD di riferimento. A che scopo? Per essere certo che l'impianto stereo, non si fosse guastato!! Dopo avere ascoltato una ventina di CD di classica, questo è il primo pensiero che mi viene in mente, tanta è la differenza con le pochissime buone registrazioni...

Questi sono alcuni dei problemi di cui ogni Audiofilo dovrà tener conto, nel perseguire l'obiettivo di ascoltare musica riprodotta ad un livello paragonabile al suono degli strumenti musicali.

Per quanto riguarda la
lotta alle risonanze, sono in preparazione ed in arrivo articoli sul tema. Altri articoli sono stati pubblicati su quest'argomento, anche se magari qualcuno pensa non attinente all'argomento risonanze: il nostro cavo di potenza ad esempio, l'HFG PF One! Sul tema diffusori, recensiremo solamente quelli che rientrano nei nostri canoni dello Standard Minimo, a parte rare eccezioni destinate alla sezione "Altro Mondo" … appunto … Riguardo, invece, la "qualità delle registrazioni", cercheremo di fare del nostro meglio per aumentare il numero delle recensioni nella sezione "Strumenti Sonori" ed incrementare quella denominata "Riferimenti Sonori". Ma gratis non invoglia nessuno, nemmeno me …


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