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GLI EDITORIALI | 2011

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2011

EDITORIALE N. 7/2011  1 | 2 | 3 | 4 | 5

(Continua da pagina 3)

confronti della persona del disabile". Vi è anche un terzo, consistente nell'"occupazione abusiva di un'area di sosta data in concessione altrui".
Con i due reati penali, la pena detentiva potrebbe arrivare sino a diversi anni, oltre al risarcimento dei danni pari a diverse migliaia di euro. Si potrebbe ipotizzare anche, la confisca dell'autovettura, in quanto "mezzo per l'attuazione dei reati". In tal caso, come la confisca dei beni ai mafiosi, la vettura potrebbe essere impiegata per scopi benefici, cedendola ad associazioni che si occupano di volontariato per i disabili.
Tutto ciò, se fosse
reso di dominio pubblico, dovrebbe contribuire alla riduzione della commissione di questo genere di reati contro i disabili.

Quindi,
basta semplicemente scattare una o più foto al veicolo in sosta vietata.
Senza bisogno di esporsi personalmente, il titolare (o chi per lui) ma chiunque altro, semplici passanti, possono contribuire alla maggiore tutela di queste importanti aree di sosta. Non bloccando i Cialtrone Furbetti di turno, ingiuriandoli, pestandoli e linciandoli, bensì facendo delle semplici foto. I cittadini devono immediatamente avvisare i Vigili Urbani, mentre il titolare del posto in concessione (o chi per lui), può anche agire in altro modo: mediante presentazione di denunzia querela contro ignoti.

Nelle foto, deve evincersi chiaramente il modello, numero di targa del veicolo e che si trova in sosta vietata. Sarebbe anche opportuno effettuare una serie di foto, in modo possa evincersi anche la durata della sosta (se vi va: i reati vengono commessi anche sostando un solo minuto…).

Le foto vanno allegate alla "
Denuncia penale

contro ignoti". Questa va redatta o da un legale (anche dell'associazione a cui il disabile appartiene) o in collaborazione con i Carabinieri o la Polizia di Stato, deve essere presentata nei giorni successivi all'evento delittuoso. Attenzione che vi è un termine perentorio per la presentazione della denuncia.

Qualcuno pensa: "tanto non servirà a nulla".
Invece, in questo modo, a mister Cialtrone Furbetti (identificato attraverso il numero di targa) verrebbe notificato l'"
Avviso di Garanzia". Di conseguenza saranno effettuate le "Indagini Preliminari" tese ad accertare l'esistenza o meno dei reati (prova inoppugnabile sono le foto…), al termine del quale il soggetto indagato sarà rinviato a giudizio e condannato.

Qualcun altro pensa: "non succederà niente, al solito tutto si dissolverà in una bolla di sapone".
Invece, sia i Carabinieri che la Polizia, saranno ben lieti di "schiacciare come uno scarafaggio" mister Furbetti, in virtù della commissione di reati contro i disabili, socialmente intollerabili e deplorevoli. Anche se passerà tempo a causa della lentezza del sistema giuridico italiano (
che si elimina assumendo magistrati e non come paventato dall'ex governo italiano, favorevole alla non applicazione della legge…), lentamente ed inesorabilmente si perverrà alla condanna dell'autore del reato, anche se incensurato.

Qualcun altro ancora pensa, alle possibili reazioni di mister Furbetti e suoi familiari, contro l'autovettura del disabile.
Con la denuncia si ottiene l'effetto contrario: gli spavaldi diventano paurosi come conigli! Qualora dovessero esserci ritorsioni, andranno tutte a carico del condannato, il quale non potrà avere sconti di pena. Il diritto e la giustizia, quando sono applicati costantemente e con equità,


(Continua a pagina 5)

 

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