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2004

EDITORIALE N. 2/2004

HI-FIGUIDE: UN IMPEGNO PER LA QUALITA'
Di Francesco Piccione

L'hifi, come la tecnologia in genere, è una gran bella cosa, un hobby che ci fa vivere e ci riempie la giornata. In più, contrariamente ad alcuni altri hobby, è ricco di cultura poiché tramite questa ascoltiamo Musica, quella con la M maiuscola, Autori ed Interpreti.
Proprio per questo l'hifi, quella vera, va difesa da tutti e da chiunque cialtrone che con i suoi modi violenti e maleducati, convinti di essere la "summa della conoscenza", ancora oggi non ha digerito il fatto dell'esistenza di questa splendida rivista e delle persone che la animano.

Ciò ci esorta a fare sempre meglio.
Su questa strada ci siamo mossi già da tempo. Il
rinnovo grafico, ad esempio. E' vero che ciò ha comportato un incessante lavoro per oltre un anno, sottraendo tempo alle nuove pubblicazioni. E' anche vero che, in un mondo in cui l'apparenza e l'apparire, giocano un ruolo fondamentale nella scelta delle persone, il lavoro di rinnovo della grafica delle pagine web, è indubbiamente un investimento. Apparire conta più del contenuto, per cui catturare l'attenzione di un "navigante" per poi stordirlo con in nostri contenuti è opera buona. Tant'è che anche altre riviste si stanno adeguando.

Un altro nostro impegno è stato sin dall'inizio di questa nostra avventura,
la promozione e la difesa della cultura della qualità, in tutti i suoi aspetti.
Vi ricordate la raccolta di firme "a difesa dell'audio digitale non compresso"? Non solo! Sin dall'inizio abbiamo sostenuto la perdita qualitativa dell'audio multicanale, oltre alla sua inadeguatezza di fronte alle modalità di propagazione delle onde sonore delle orchestre nella musica dal vivo non amplificata e la specializzazione video dell'Home Theatre. Questo nostro impegno a difesa della qualità ha costretto molte riviste a rivedere e puntualizzare le loro affermazioni circa il multicanale e l'HT, ormai riconoscendo la diversità d'utilizzo, specificando che l'audio stereo/due canali è il solo audio di qualità.
In ciò siamo orgogliosi ed i lettori più attenti sanno del nostro primato.

La nostra difesa della qualità è testimoniata e documentata con tanto di date.
Dopo la nostra comparsa avvenuta nel Giugno 1999, molte delle nostre concorrenti (e non solo) hanno cominciato a parlare di qualità. Sino allo scorso anno quasi nessuno ne parlava … nemmeno in TV! Sono state costrette dal nostro repentino successo testimoniato dai nostri due contatori (
contatore bpath: ad oggi 2.160.000 (!)pagine scaricate, ossia lette), i quali testimoniano l'indiscutibile successo di HI-FIGUIDE. Evidentemente, vi è una diffusa esigenza di qualità delle cose, ma anche delle persone.

Del cambio di rotta degli altri abbracciando la teoria della qualità, se ne sono accorti quasi tutti i nostri più assidui lettori, segnalandoci gli argomenti ed i fatti che testimoniano il loro cambiamento. Fino all'altro ieri, costoro spacciavano per HIFI l'ultimo modello di "lavatrice" e "lavastoviglie" (intendendo con ciò minidiffusori, HT, multicanale, eccetera). "Noi propugniamo la qualità!", "Raccogliamo firme!", dichiarano alcuni…

Dopo l'ascolto prolungato dei nuovi SACD, come specificato in un precedente editoriale, abbiamo preso una posizione netta sulle nuove tecnologie digitali, in particolare a favore dei
supporti audio ad alta definizione.
La situazione c'incuriosiva, soprattutto perché sull'argomento la posizione degli altri era piuttosto vaga ed incerta, spesso in contraddizione con quanto da noi seriamente accertato. In troppi casi hanno persino esaltato le qualità sonore del SACD dei Pink Floyd, "The Dark Side of the Moon", registrazione risalente al 1975!
Ai lettori con cui ho avuto il piacere di scambiare quattro chiacchiere, avevo chiesto loro cosa pensavano in genere del SACD ed, in particolare, l'impressione avuta leggendo le opinioni espresse o scritte dagli altri. Tutti, dico tutti, avevano avuto la sensazione che il SACD non fosse così diverso dal CD e che tutto sommato non fosse un sistema da prendere in considerazione, quale futura sorgente audio di qualità. Addirittura, che fosse la solita nuova tecnologia inutile ai fini della vera hifi! Di conseguenza, a queste situazioni ho scritto la serie di editoriali precedenti … Spero che chiunque li legga, abbia il buon senso di non pensare che sia stato pagato dalle multinazionali…

Adesso, dopo aver promosso il SACD e il DVD-A come supporti digitali ad alta qualità audio e declassato tutti gli altri supporti preesistenti, come continuare la nostra difesa dell'alta qualità audio?
Appurato ciò, altri componenti dell'impianto dovranno essere sottoposti alla nostra revisione critica, non tanto per l'arrivo del digitale ad alta definizione, anche se al momento la sua affermazione è lungi dall'essere immediata, ma per fare mente locale sulle
regole e criteri che presiedono alla composizione di un buon impianto hifi. E per saperlo, occorre partire da lui, sua maestà il diffusore. Seguiteci!

Francesco S. Piccione

 

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