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GLI EDITORIALI | 2003

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2003

EDITORIALE N. 1/2003

ALTA FEDELTA' ANTICA E MODERNA
Di Francesco Piccione

Il corso dell'evoluzione dell'audio di qualità è stato piuttosto tormentato e sofferto per svariate ragioni. Le cause principali risiedono soprattutto nell'esistenza di persone e circostanze che mettono un freno alla sua evoluzione.

Da un lato, uomini (
operatori, appassionati o giornalisti audio), che con le loro idee errate hanno portato non poco catafascio nel settore hifi, creando mode spesso discutibili e supportate da diversi mezzi d'informazione.
Dall'altro, vi sono le regole commerciali, che tendono ad appiattire i costi a scapito delle prestazioni sonore. Ciò mediante la presentazione di prodotti di larga diffusione, con un occhio verso il fattore di accettazione femminile. Estetica, semplicità e dimensioni microscopiche, le parole d'ordine di queste regole.

Se agli albori dell'HI-FI queste persone e regole erano praticamente inesistenti o minoritari, nel corso della sua evoluzione la oro influenza è aumentata, in rapporto allo sviluppo economico del settore. Nonostante ciò, due sono stati gli episodi di questi ultimi due decenni che hanno contribuito notevolmente a favorie l'evoluzione tecnologica dell'audio di qualità: l'avvendo del Compact disc e l'introduzione del digitale ad alta risoluzione ad inizio del 2000.

Aperta definitivamente l'era dei digitale ad alta definizione e mandato in "pensione" dal punto di vista tecnologico la media risoluzione rappresentata dal Compact Disc e dell'LP, adesso occorre tracciare la linea guida dell'alta fedeltà moderna. Ciò allo scopo di conoscere quali siano i componenti ed accessori audio più idonei a comporre un moderno impianto stereo di elevata qualità, quello che a nostro avviso possono essere definiti "Impianto Esoterico" ed "Impianto HI-END".

Nel definire queste due tipologie di impianti stereo, anzitutto occorre premettere che siamo contrari all'idea di butare tutto il vecchio indiscriminatamente, come avvenuto e consigliato caldamente nel passato.
La maggioranza degli attuali impianti stereo sono in grado di restituire i nuovi segnali ad alta definizione, dinamica e qualità sonora. Lasciate perdere tutti coloro che sostengono che i vostri componenti audio sono inadeguati alle nuove sorgenti digitali, specie i vostri diffusori da pavimento. Affermarono le setesse cose anche all'epoca dell'avvento del Compact Disc, generando in molti la convinzione dell'inadeguatezza dei loro impianti. In tantissimi casi, successe che gli Audiofili si sbarassazzero di diffusori di qualità talmente eevata, da potere essere ancora oggi utilizzabili persino con il digitale ad alta risoluzione.

L'unico componente inadeguato che avete attualmente, oltre ai minidiffusori, è il lettore di CD, specie se di costo inferiore ai 3.000.000 di lire. Consiglio di affiancarlo ad un nuovo lettore di SACD dal costo non inferiore agli 800 Euro, con cui affrontare il periodo di transizione tra il digitale a normale risoluzione e quello ad alta risoluzione. Tra qualche anno, sempre che il nuovo formato attecchirà, saranno disponibili in commercio i lettori digitali che incorporeranno una tecnologia ormai matura. Ritengo sia la migliore soluzione, in attesa dell'evolversi degli eventi e per gustare già da oggi il suono della nuovo tecnologia.

Dalle prove che abbiamo effettuato, posso dichiarare di essere entusiasta dell'avvento dei nuovi supporti digitali ad alta definizione, in particolare del Super Audio CD. Questo migliora la qualità del suono in una misura talmente ampia da non avere precedenti nella storia recente dell'HI-FI. A condizione che si utilizzino SACD contenenti registrazioni recentissime, avvenute con le nuove apparecchiature digitali, non i SACD o DVD-Audio contenenti rimasterizzazioni di registrazioni datate. Le rimasterizzazioni, indubbiamente migliorano la qualità delle vecchie registrazioni su LP o CD, ma al massimo potrà portare al massimo le prestazioni sonore del master, ma non certo migliorarlo.

Mentre prima, la sua qualità sonora non poteva essere espressa al massimo a causa dei limiti insiti nel sistema analogico o del digitale a 16 bit, con la rimasterizzazione in alta risoluzione, possono essere messi in evidenza maggiori particolare, ma anche i suoi difetti e limiti. Si commette, infatti, un errore, giudicando il suono del digitale ad alta risoluzione, attraverso i SACD e DVD-Audio rimasterizzati. Meglio utilizzare registrazioni già nate in digitale in alta risoluzione.

L'unico suo limite è rappresentato dali ostacoli alla sua diffusione.
Questi possono venire sia dagli analogisti, ancora legati al suono del vecchio LP, che dalla musica scaricabile da inteernet, in tutte le sue forme, attuali e future.

I proddimi editoriali, saranno dedicati a questo evento, alla nascita dell'Alta Fedeltà Moderna.
Questi saranno dedicati a singoli argomenti che ci hanno portato ad effettuare la linea di distinzione di cui al titolo di questo editoriale: antica e moderna.   

Francesco S. Piccione

 

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