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GLI EDITORIALI | 2001

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2001

EDITORIALE N. 6/2001

SPLENDIDA MARINA LA ROSA
Di Francesco Piccione

L'argomento oggetto di questo editoriale, esula dal mondo audio, ma ogni tanto è giusto concederci qualche distrazione.
Ho seguito l'evento dell'anno: il Grande Fratello.
Il mio approccio iniziale è stato di semplice curiosità e studio sulle relazioni umane, fatto che mi ha intrigato non poco, nell'evolversi della trasmissione televisiva.

Il programma in sé non offre spunti di grande qualità, ma il suo successo risiede nella quantità di emozioni che un gruppo di ragazzi (internati seriamente o meno) è riuscito a trasmettere al pubblico. Credo che ognuno di noi, si sia rispecchiato in qualcuno di questi o per l'interesse mostrato verso qualcuno di loro o per nostalgia di quanto si andava a scuola.

In me, il motivo di interesse è stato rappresentato da Marina La Rosa.
Senza nulla togliere agli altri partecipanti, Marina ha dimostrato di possedere capacità fuori dal comune. Anzitutto, la sua serenità interiore ha contribuito a creare il suo fascino; il suo carattere generoso; il suo self control, in occasione delle domande della Bignardi quando uscita dalla casa, ha trasmesso una sensazione di sicurezza sconosciuta ai giovani della sua età. La sua partecipazione al Maurizio Costanzo Show, l'ha consacrata al grande pubblico, dando ragione alle mie impressioni. Ciò grazie alle sue doti umane.

Non tutti, però, sono concordi nel descriverla e valutarla positivamente.
Solitamente, tali giudizi negativi sono mossi da invidia, vista la sua capacità di attirare un notevole numero di imbecilli. Mi riferisco alla folla radunatosi a Roma davanti ad un negozio, che la apostrofava con frasi non certo galanti. Un'azione gratuita che si commenta da sé. Sono convinto che se non fosse stato per il nugolo di donne invidiose e gelose, Marina sarebbe arrivata tra i primi due. Suscitare tanta attenzione non è da tutti e solo le persone carismatiche riescono nell'intento.

Il Grande Fratello ha anche mostrato un'altra verità: la meschinità degli uomini.
Mi riferisco a tutti coloro che ogni sera, non avendo evidentemente altro da fare, si radunavano nei pressi della casa per "apostrofare" gli inquilini, con missive piene di insulti. In questo è chiara la similitudine con quanto avviene nei News Groups, sull'esempio di un precedente editoriale. Occorre riflettere sul perché esistono ignobili individui, che senza essere direttamente coinvolti in una qualsiasi vicenda, si permettono di ingiuriare, calunniare o diffamare per puro passatempo altre persone.

Altra accusa mossa al Grande Fratello è quella di essere un programma di basso livello culturale.
Anche in questo caso non mi trovo d'accordo. Innanzitutto, non era nell'intenzione del creatore effettuare un programma sulla cultura; in secondo luogo, esistono programmi peggiori di questo. Ad esempio, che valenza culturale possiede il programma che dona milioni di lire a che indovina una sequenza di chiavi. Almeno, il Grande Fratello cerca di lanciare nuovi personaggi nel mondo dello spettacolo, ammesso ne abbiano le capacità.

Allora verrebbe da chiedersi, perché in Italia chi si laurea viene preso a colpi di pietre. Oppure, perché la politica italiana è zeppa di cialtroni ignoranti che lucrano sull'illusioni degli italiani? Esempi peggiori del Grande Fratello non mancano! Anzi, è da lodare l'esempio di effettuare un casting di sconosciuti, in un modo inusuale, facendo scegliere al pubblico chi preferisce, regalando una quantità di emozioni incredibili, visto quanto è successo.

Ringrazio tutti i ragazzi della casa del Grande Fratello per averci dato dei momenti di relax e d'evasione dal quotidiano spesso ricco di episodi negativi, a causa dell'esistenza degli imbecilli.

Francesco S. Piccione

 

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