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GLI EDITORIALI | 2001

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2001

EDITORIALE N. 10/2001

VIDEOCLIP:
QUALITA' DELL'IMMAGINE O DELLA MUSICA?
Di Francesco Piccione

Nell'esaminare ore di videoclip musicali è venuto spontaneo effettuare un confronto tra le immagini video e la musica contenuta. Ho cercato di comprendere se vi è una influenza delle immagini video sulla qualità musicale, in particolare sulla qualità della registrazione.

Ho voluto, perciò, verificare quali sono i risultati musicali e tecnici di un CD acquistato solamente sulla base del suo principale videoclip di presentazione, dando preferenza alle immagini. Perciò la mia indagine si incentra sulla valenza delle immagini sulla musica ed, al contempo, dopo anni di LP a 33 giri, verificare se i CD acquistati hanno una qualità media superiore ed una uniformità nella qualità media delle registrazioni, maggiore rispetto al passato.

Quando alla fine dello scorso anno cominciai a vedere MTV, 24 ore al giorno, notai che qualcosa di diverso vi era rispetto ad una decina, se non ventina d'anni fa. Ricordo benissimo in quell'epoca persone che davano un'immagine di essere trasandate, che strimpellavano a tutta forza una sorta di rumore; immagini orrende; pochissimi squarci di luce; soprattutto non musica, ma rumore. Spesso questo rumore non era altro che un breve ritornello di 15 secondi, ripetuto un centinaio di volte, sino alla scadenza dei tre minuti tipici della durata di un brano musicale. Se poi, malauguratamente, acquistavamo qualche LP, la qualità delle registrazioni era vomitevole.

Proprio l'inizio della mia visione assidua di MTV, mi aveva portato a strabuzzare gli occhi.
"Cacchio! che "bone"", pensai, riferendomi ad una serie di femmine della specie "canterina". Bella musica e pochissima roba coatta e poco elegante.
Decisi d'indagare se alla qualità visiva della scenografia, s'accompagnasse quella sonora. Convinto di buttare 70.000 lire acquistai due CD. Il primo fu
Lene Marlin, "Playing my game" (1999 Virgin); il secondo fu Dido, "No Angel" (2000 - Arista). La qualità tecnica dei due CD in questione mi lasciò esterrefatto, per cui decisi di continuare l'indagine ed acquistare tutti i CD, i cui video mi piacessero, più quello di Elisa, vincitrice di Sanremo edizione 2001.

Acquistai, così, una ventina di CD, rimanendo stupito del fatto che vi fosse così buona "musica", almeno così sembrava in TV. Forza delle immagini?
L'impressione durò poco, per due motivi: da un lato,
il valore aggiunto dell'immagine video si rivelò non indifferente; dall'altro, avevo iniziato a vedere MTV in una rara pausa mondiale di bella musica. All'approssimarsi dell'estate, ed ancora oggi, sono riaffiorati e riproposti con maggior frequenza, più che bella musica i rumori o canzonette, il cui motivo principale, della durata di 15 secondi, è ripetuto decine di volte fino al termine del brano musicale. Esattamente come negli anni Ottanta. Potrebbe essere l'influsso dell'estate che porta con sé, soprattutto musica da discoteca, ma almeno in ciò uno sprazzo di luce, rappresentata dalla musica e ritmi latino-americani. Per non parlare delle "bonazze" che circondano tali ritmi...

Nonostante la pausa estiva devo ammettere che, soprattutto nel settore POP, sono apparse persone, autori, cantanti, di qualità superiore alla media, che producono o fanno musica qualitativamente superiore alla media, rispetto agli anni passati: questa la mia impressione. In diverse occasioni vi sono state belle musiche accompagnate il più delle volte da belle immagini video, grazie a scenografie e fotografie di alto livello.

Ma, le registrazioni  erano tutte di livello medio-alto, oppure ha prevalso la qualità delle immagini video?
I risultati dell'indagine sono sfociati una serie di recensioni pubblicate nella nostra sezione Musica. Si tratta di una selezione di CD tra quelli acquistati, la cui qualità varia da un minimo ad un massimo. Recensioni a parte, il risultato è che la qualità dell'immagine video, prevale sulla qualità della registrazione, divenendo così un ottimo veicolo per la vendita.

Francesco S. Piccione

 

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