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1999

EDITORIALE N. 5/1999

QUALE FUTURO PER LA VERA HI-FI?
Di Francesco Piccione

Ai primi del mese di Ottobre a Milano si è svolta lo SMAU, manifestazione dedicata alle tecnologie presenti e future nel settore dell'informatica e multimedialità.
Cosa c'entra lo Smau con l'alta fedeltà? A prima analisi nulla: cucine, lavabiancheria e lavastoviglie  digitalizzate; forni a microonde che collegati ad internet cucinano le pietanze secondo gli indirizzi forniti dal sito a cui si è collegato. C'erano anche videogiochi, computer indossabili, telefonini, eccetera.

Era presente anche la
Musica, nei videogiochi, nella forma di schede audio per computer e come musica scaricabile da internet in formato MP3. Si tratta di un formato compresso, capace di ridurre le dimensioni reali di un Compact Disc del 90%. Tale compressione, permette di scaricare un brano musicale in circa 5 minuti, consentendo una maggiore fruibilità.

Tutto ciò è un'utile invenzione.
Il problema verte sul fatto che si cerca di spacciare per HI-FI, la musica dei videogiochi, i files MP3, quella riprodotta da un computer tramite costose schede audio, tramite casse acustiche di dimensioni lillipuziane. Sia chiaro: ognuno può fare ciò che vuole, ma compito di una qualsiasi rivista è informare correttamente, non ripetere a pappagallo ciò che dice l'ufficio marketing.

Il fenomeno della diffusione della musica via internet, potrebbe prendere una direzione sbagliata, in particolare quella di sostituire la vendita di supporti registrati in modo professionale.
Ciò non è un bene. Senza addentrarci in questioni tecniche, cercherò di spiegare perché i file MP3 non sono HI-FI. Due sono i fattori principali: la
larghezza della banda audio, al momento piuttosto limitata e la compressione del 90%.

Il Compact Disc può contenere fino a 640 Mega Bytes (Mb) di dati.
Per scaricare questa quantità di dati nella forma di CD Musicale via internet, occorre una quantità di tempo considerevole. Riducendo questa dimensione del 90%, si ridurrebbe contestualmente anche il tempo necessari per avere i files nel proprio PC. Viene migliorata la fruibilità a scapito però della qualità del suono…Esattamente come avviene con il
Minidisc. In questo, solamente il 18% delle informazioni musicali esistenti nell'originale, vengono restituite mediante un complesso algoritmo, che prevede anche certi aspetti di psicoacustica.

Che fine ha fatto il rimanente 82%? E' andato perduto.
Il confronto di ascolto tra i due sistemi, Minidisc ed MP3, non farà emergere le distorsioni udibili dei formati analogici. Il suono è pulito, solamente che è finto. Ciò però viene messo maggiormente in evidenza, utilizzando impianti stereo di alto livello, non certo con il PC o i portatili. Solo con un buon impianto hi-fi è possibile percepire nettamente la differenza tra un suono compresso al 90%, uno all'82% e l'originale.

Per chi volesse maggiori informazioni sull'MP3, può visitare i seguenti siti:

www.mp3.com
www.mp3.it

Ovviamente, leggerete che le compressioni adottate non peggiorano la qualità del suono.

Francesco S. Piccione

 

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