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1999

EDITORIALE N. 2/1999

DELLA QUALITA' DELLE REGISTRAZIONI
Di Francesco Piccione

La prima cosa che un audiofilo deve comprendere è questa: "
Non esiste un buon suono, se la registrazione non lo contiene".
Da questo punto di vista, la qualità delle incisioni discografiche è diffusamente scadente. Attualmente si può sostenere che il punto debole di un impianto stereo che aspiri ad una riproduzione di alta qualità è rappresentato dalla qualità delle registrazioni contenute nei Compact Disc e negli LP! Le case discografiche, tranne le pochissime interessate alla qualità, sono poco interessate a proporre prodotti migliori.

Cosa possiamo fare noi audiofili? Poco!
Una buona iniziativa sarebbe quella di acquistare i dischi meglio registrati, mediante il
passaparola. Si tratta di suggerire alla nostra striminzita categoria di acquirenti, quali dischi sono registrati bene, scartando tutti gli altri. Non mi riferisco alla semplice qualità tecnica. I dischi che ci permettono di poter godere sia della Musica che del nostro impianto stereo, sono pochissimi. Il genere che gode del più alto numero di ottime registrazioni è il jazz, vocale e strumentale. La Musica Classica, invece, non può vantare lo stesso ampio numero di registrazioni, poiché le etichette discografiche specializzate in questo genere sono più ingessate alla diffusione di massa che alla qualità del prodotto. Il Pop ed il Rock, se la passano decisamente male…

Se noi Audiofili non siamo in grado di "costringere" le Case discografiche ad avere una maggiore attenzione nella cura delle registrazioni, figuratevi la stampa specializzata del settore. Queste considerano di qualità, la musica diffusa via internet. Non è una affermazione corretta da sottovalutare. Internet è "frequentata" da giovanissimi, convinti che la copia su CD.R sia uguale all'originale. Le riviste hanno il compito di informare correttamente.

Per cui sostenere attraverso gli organi di stampa che la musica scaricabile da internet in formato MP3, sia di qualità identica all'originale, significa ampliare la fascia di persone che ritengono inutile la funzione di un impianto esoterico di qualità: l'ottima riproduzione del suono. La conseguenza sarà un mancato ricambio

generazionale tra audiofili di vecchia data e quelli nuovi.

Anche nei gruppi di discussione, la corretta informazione è un fatto raro.
Esistono persone, soprattutto giovanissimi, interessate all'argomento che chiedono dove reperire maggiori informazioni. Qualcuno abbastanza competente, cerca di spiegare al meglio l'argomento, ma inutilmente, poiché quasi sempre viene zittito da un nugolo di soggetti che sostengono con forza la tesi non corretta. Così si favorisce la cattiva informazione, con la grave conseguenza che con lo scorrere del tempo diventi vera e credibile. 

Per fortuna diverse iniziative sono in cantiere.
HI-FIGUIDE si propone di guidare i giovanissimi alla corretta comprensione del concetto di corretta riproduzione del suono, attraverso una serie di articoli di prossima pubblicazione. Inoltre, stiamo creando una sezione dedicata alla musica ed in particolare al software di qualità, in modo da fare apprendere concetti, idee ed opinioni di rilievo ed indirizzare il lettore verso il software registrato con una qualità sufficiente, da non costringerci a spegnere l'impianto.

Tra le varie iniziative, segnalo la nostra prossima recensione di un Compact Disc allegato alla rivista Audiophile Sound, la cui qualità della registrazione deve essere presa come esempio per confrontarla con quelle più commerciali.

Francesco Piccione

 

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